Nicola Amoruso: “Non si deve condannare un allenatore che ha dato l’anima a questa squadra”
Nicola Amoruso: “Non si deve condannare un allenatore che ha dato l’anima a questa squadra”
Come ascoltato su Radio One Station nel pogramma “Il sogno nel cuore” ecco intervenuto Nicola Amoruso, ex calciatore del Napoli tra le altre. Ecco le sue parole:
“Il Napoli quest’anno come tantissime altre squadre è altalenante. Si gioca ogni tre giorni, non si possono ricaricare le batterie e non ci si può allenare. Ci sono questi alti e bassi, l’unica forse il Milan. Questa situazione è figlia di un calcio caratterizzato dal COVID. Quest’anno 6 partite perse in campionato sono tante per il Napoli. I risultati non sono dalla parte di Gattuso. La squadra è con l’allenatore. Il Napoli per potersi esprimere al massimo deve ritrovare Mertens e Osimhen. Non si deve condannare un allenatore che ha dato l’anima a questa squadra. Bisognerà dare un po’ di tempo a Gattuso per ritrovare i suoi calciatori al top della forma.
I Problemi del Napoli verrano risolti con il ritorno dei due attaccanti? Due giocatori così importanti nel Napoli, fanno la differenza. Uno come Mertens che è diventato un cecchino. Uno come Osimhen che sgomita e va in profondità. Con la squadra al completo il Napoli tornerà a fare grandi cose. Demme? È arrivato con le sue qualità. È un motorino del centrocampo. Calciatore che fa da filtro, è sempre nel vivo del gioco. Demme è costante nel rendimento e nel temperamento. A Napoli sta trovando la sua dimensione. È un lottatore. Ha origini napoletane, quindi il desiderio di giocare qui era forte. In un contesto diverso potrà rendere ancora di più.
Su Fabian…
Fabian? È un giocatore che voleva cambiare squadra. Non ha gli stimoli dell’anno scorso. Quest’anno le sue prestazioni non sono all’altezza delle sue qualità. Deve mettersi a disposizione del Napoli, che è una squadra che punta in alto. È un calciatore che può ricoprire più ruoli a centrocampo. Manca l’atteggiamento, la voglia di soffrire. Sulle sue qualità non si può discutere. Per arrivare in alto devi dimostrare. Napoli è una piazza importante. Anche se avesse altri progetti, deve prima fare bene qui. È la capacità che deve avere un calciatore. Deve restare sul pezzo, allenarsi in un certo modo toglie molte soddisfazioni.
Cosa manca al Napoli?
È un problema fisico. Allo stesso tempo anche mentale. Si deve essere cinici nei momenti di difficoltà. Spesso gioca bene, ma al momento giusto non chiude la partita. Non c’è da condannare, ma c’è da capire le difficoltà di questo calcio intenso. L’allenatore non ha la possibilità di allenare. Il pensiero è quello di recuperare i calciatori per mettere in campo una squadra che stia bene. Non c’è la possibilità di preparare tatticamente la partita.
È un calcio che non è calcio. Quanto è stato importante il gesto dei tifosi con Gattuso e Insigne? È importante sentire dalla propria parte i tifosi. Con questo rapporto di fiducia si riesce a lavorare meglio. Consapevoli che si ha dalla propria parte l’affetto e la stima dei tifosi. Il Maradona pieno ti permette di partire in vantaggio ogni partita. È una tifoseria che vive con te la partita, ma allo stesso tempo pretende molto. Gattuso? Da calciatore ad allenatore, non è cambiato. Sta dimostrando anche nelle difficoltà che dà sempre l’anima.
Ripresa Lozano e Insigne? Con Gattuso abbiamo visto il miglior Insigne. Lui è l’anima del Napoli. Dispiace per il rigore sbagliato. Lozano quest’anno non lo fermi. Gioca per la squadra. Con entrambi è un grande lavoro di Gattuso. Dichiarazioni Gattuso? Sono le aporie di chi soffre. Perché sa che ha dato tutto, è un compito difficile. Bisogna reagire, in questo il Napoli deve migliorare. Il Napoli deve puntare al risultato. Con la vittoria si innescano meccanismi che portano alla fame di vincere. Deve essere più brutto ma portare il risultato a casa. Quando c’è la vittoria porta entusiasmo, questo porta alla capacità di guardare avanti con la fiducia in sè”.
Foto: Wikipedia
Pasquale Palmieri
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