Nel 2015 ci sono stati più morti al mondo a causa delle selfie che a causa degli squali

Nel 2015 ci sono stati più morti al mondo a causa delle selfie che a causa degli squali

Nonostante sia un evento a dir poco incredibile, nell’era del selfie capita piuttosto spesso di sentire parlare di morti strane dovute ad autoscatti estremi. Ad esempio, come dimenticare la 17 enne russa che voleva scattarsi un selfie su un ponte per impressionare gli amici e ha perso l’equilibrio ed è caduta,  Morendo perché fulminata da un cavo elettrico? O la ragazza del North Carolina che nel 2014 aveva postato un selfie mentre era felice alla guida e poco dopo si è schiantata su un camion rimettendoci la vita?

Ma non ci sono stati solo incidenti dovuti a casi fortuiti. Come uno scontro automobilistico (seppur causato dall’incoscienza di chi si scattava la foto). Cosa si può dire davanti alle storie di coloro che hanno perso la vita mentre cercavano di realizzare qualcosa di estremo. Come quelli che sono morti mentre si scattavano un selfie sul tetto di un treno in corsa? Purtroppo non si tratta solo di una persona. E spesso le vittime sono molto giovani.

inspired images, pixabay

Ci avviciniamo alla fine dell’anno. E arrivano le statistiche. Quella che vi presentiamo oggi è decisamente agghiacciante. Si tratta di un confronto fra il numero di morti nel 2015.  Uccisi da uno squalo, e il numero di morti uccisi da un selfie. Verrebbe spontaneo pensare che, per quanto siano entrambe eventualità abbastanza rare, sia maggiore il numero di morti a causa di un predatore come lo squalo, che non il numero di persone che hanno perso la vita per colpa di un autoscatto.

Ma purtroppo non è così. Il sito internet Shark Attack Survivors ha stilato, come ogni anno, la lista di persone che sono morte a causa dell’attacco di uno squalo, e il numero di vittime del 2015 è otto. E il numero di morti “di selfie?”. Tenetevi forte, perché è piuttosto elevato: 12. Quattro di queste morti sono state causate dalla caduta, mentre le altre sono relative alla pericolosità dell’azione fotografata, o sono sono state causate dallo scontro con un altro mezzo, e in particolare con i treni.

Per fare fronte a una tale emergenza, alcuni luoghi tra cui parchi naturali hanno vietato i selfies, o per lo meno l’utilizzo dei selfie stick, perché davano fastidio agli animali ed erano usati in modo pericoloso. Ad esempio, racconta il sito Mashable, un numero sempre maggiore di persone cercava di realizzare selfies vicino ad animali pericolosi, come ad esempio gli orsi. Il ministero degli interni russo poi, ha addirittura lanciato una campagna per educare le persone ad utilizzare i selfie in sicurezza. Ma in che mondo viviamo?

 
 
 

Leggi anche:

1 – Il fitto calendario è un problema: le parole di Giampaolo

2 – Oggi la decisione del Giudice sportivo per la squalifica di Insigne

3 – Serie A, ecco l’arbitro di Lazio-Napoli

4 – Il Milan prova a rinforzare la rosa: ecco chi potrebbe arrivare in rossonero

5 – Bergonzi: “Una brutta parola può scappare durate un’azione, però Insigne…”

6 – La statistica: come Mourinho sta cambiando Kane e Son

7 – La FIGC non si costituisce sul caso di Torino: cosa succede adesso?

8 – QUALE SARÀ IL FUTURO DEL PAPU?

9 – BOXING DAY, LE PARTITE DI OGGI

10 – VIDEO – UNO SPECIALE PER D10S: DOVE E QUANDO VEDERLO

11 – NAPOLI – TRA CAMPIONATO E COPPE, NOVE PARTITE IN UN MESE?: IL POSSIBILE CALENDARIO

12 – ALMENDRA NON VENNE CEDUTO AL NAPOLI, BURDISSO SPIEGA IL PERCHÉ

13 – LA FAMIGLIA DE LAURENTIIS NON PUNTA SUL CALCIO FEMMINILE

14- ZIDANE: “HO TERMINATO L’ISOLAMENTO, DOMANI SARÒ IN PANCHINA!”

15 – PREMIER, IL TOTTENHAM VINCE E RAGGIUNGE IL 5′ POSTO

Start typing and press Enter to search