Napoli Femminile, calmorose dichiarazioni dell’ex allenatore Marino

Napoli Femminile, calmorose dichiarazioni dell’ex allenatore Marino

L’ex allenatore del Napoli Femminile ora alla Sassari Torres, Giuseppe Marino, ha rilasciato delle dichiarazioni a Calcio Femminile Live sul suo trascorso all’ombra del Vesuvio. Ecco quanto estrapolato da tuttoilcalciofemminile.com:
“Con le ragazze c’è da lavorare su molte cose. Quando si perde, tutto va giù a livello di umore. L’anno della A, stato un anno che mi ha insegnato a perdere e che cosa significa la sconfitta. Dalle sconfitte cambi, dalle vittorie no invece. Ho provato a dare serenità alla squadra, per fare stare bene le ragazze. Il calcio è uno sport che va vissuto con gioia. L’errore mio in A è stato in principio, dovevo andare via quando qualcosa era iniziato a non piacermi. Io col Napoli avevo firmato in albergo a Bari venerdì notte alle 23:30. “

“Li ha prevalso la voglia di fare la A e di prendermi quello che mi sono lavorato. Molte cose però non mi garbavano, l’errore è stato quello. Questo mi ha insegnato a ragionare con razionalità. Se ti fai prendere dal sentimento sei morto. Quando sei una neopromossa in A, c’è molta paura perché il livello è totalmente diverso. In B se fai tre errori forse non prendi gol, in A sul primo errore vieni castigato. Molte società hanno paura, e purtroppo ragazze italiane che fanno il campionato italiano sono poche. Queste squadre tamponano il gap con qualche straniera che ti faccia fare il salto di qualità, che però ha bisogno di un periodo di adattamento. 1/2/3 straniere vanno bene, ma quando ne prendi 10/11 di nazionalità diverse è difficile. “

“L’anno della A abbiamo provato fino alla fine a prendere Glionna, ma è andata ad Empoli per Spugna. Se le poche che ci sono, sono indirizzate, risulta difficile fare mercato. A Napoli anche da parte mia c’è stato la voglia di voler far giocare la squadra, anche se aveva caratteristiche diverse. Abbiamo fatto partite con tutte le squadre di vertice passando in vantaggio, con la Juve, con la Fiorentina, con l’Inter. Con la Juve siamo state l’unica che per 60 minuti ha giocato con un pressing ultra offensivo. Tutte giocavano sotto la linea della palla. Io ero contento però, perché ho visto la mia squadra giocare a calcio comunque. lo tornavo a casa felice, anche se non facevamo risultato. Solo col Verona era orrenda, anche perché molte sapevano che si era giunti al capolinea, sempre gli episodi hanno deciso alla fine.”

Foto: profilo instagram ufficiale Napoli Femminile

Antonio Uva

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