Napoli e Sarri, un legame indissolubile
Il calcio è bello perché è strano e imprevedibile ma soprattutto sa gratificarti dopo lunghi anni di gavetta.
Infatti, succede che il mister denominato da tutti “perdente”, il quale a metà stagione a nome degli addetti ai lavori doveva essere esonerato, arriva in finale di Europa League e si qualifica aritmeticamente con una giornata d’anticipo in Champions League.
Stagione molto travagliata quella del comandante ma che a lungo andare ha dato ragione al mister ex Napoli.
Dopo la pesante sconfitta ricevuta in casa del maestro Guardiola il futuro dell’allenatore toscano sembrava molto lontano da Londra.
Tra il cosiddetto “sarriball” che aveva cessato di funzionare, la squadra che sembrava non seguire le idee tecniche e tattiche del loro allenatore e la stampa che metteva il suo il Chelsea aveva collezionato ben 8 sconfitte in 16 partite.
Poi, la sterzata.
Via il “sarriball” e si va con un calcio brutto da vedere ma efficace.
Così, tutti quelli che volevano mandarlo via e non avrebbero scommesso neanche un pound ora sono lì a fargli i complimenti.
I soliti mi verrebbe da dire.
Ma i risultati parlano chiaro, la stagione del comandante ai piedi del London Eye NON può essere definita negativa.
A Napoli lo sanno, eccome se lo sanno.
Nelle zone del vesuvio si festeggia più la stagione di Sarri che il secondo posto di Ancelotti.
Si proprio così, difficile da credere ma così, numerosi i post e i tweet dedicati al comandante che non ha mai mancato occasione per citare il popolo partenopeo.
L’arrivo di Carlo Ancelotti si pensava che avrebbe fatto dimenticare facilmente Maurizio ma a causa di risultati molto diversi in negativo rispetto alla passata stagione ciò non è avvenuto e il ricordo di Sarri e il suo calcio rimane come una delle più belle opere d’arte viste a Napoli.
Sono all’ordine del giorno i paragoni tra il Napoli visto con Sarri e il Napoli con Ancelotti, gol fatti, subiti, media punti e chi più ne ha più ne metta ma la differenza sostanziale sta nel gioco e quel Napoli lì, quello che era andato ad un passo alla conquista del palazzo era bello da vedere ed emozionante, le caratteristiche che mancano a questo Napoli di oggi.
Una vita molto strana quella del comandante, dalla banca passando per i campi di C fino a giocarsi una finale di coppa europea dove tutta Napoli farà il tifo per chi rimarrà sempre uno di noi al di là dei colori perché un uomo come Maurizio è difficile dimenticarlo.
In bocca al lupo mister, Napoli è con te.
Gennaro Del Vecchio