Meret sarà il portiere del futuro: siamo sicuri?

Foto: Twitter SSC Napoli
Meret sarà il portiere del futuro: siamo sicuri?


Il futuro tra i pali della porta del Napoli sembra scritto: David Ospina in scadenza di contratto lascerà Partenope e Alex Meret rinnoverà il suo contratto fino al 2027, prendendosi finalmente il posto da protagonista.

Nell’ultima stagione, l’estremo difensore friulano ha iniziato da titolare poi un infortunio con la nazionale italiana, tra la seconda e la terza partita di Serie A, lo ha messo K.O. e da quel momento ha perso il posto. Risultato: 15 partite disputate tra campionato e coppe, 23 reti subite e 4 clean sheet. Epilogo, però, atteso. Da quando veste la casacca azzurra l’ex Udinese ha sempre iniziato l’annata da titolare e, per un motivo o per un altro, è finito poi in panchina.

Approdato all’ombra del Vesuvio il 5 luglio 2018, all’età di 21 anni, per 26 milioni di euro (prestito con obbligo di riscatto), Meret era stato acquistato per sostituire Pepe Reina ed essere quindi il portiere titolare. Alex è l’estremo difensore più giovane della storia del Napoli e sarebbe andato a sostituire un leader -dentro e fuori dal campo- come lo spagnolo. Ma questo non sarebbe dovuto essere un peso per il friulano, arrivato in pompa magna con elogi che piovevano da tutte le parti. Antonio Di Natale, leggenda dell’Udinese e suo compagno di squadra, addirittura, lo scorso 29 giugno 2018 lo descrisse così: “Ho visto crescere Meret sotto tutti i punti di vista, sia quello tecnico che quello della personalità. Il Napoli si è assicurato il portiere per i prossimi dieci anni. Per me possiamo parlare di nuovo Buffon”.

Ma sfortuna vuole che l’11 luglio 2018 si infortuna alla spalla in seguito ad uno scontro in allenamento nel ritiro estivo in Val Di Sole, al campo di Carciato di Dimaro, con il giovane della Primavera Francesco Mezzoni. È stato costretto quindi ad operarsi e a stare due mesi fermo ai box. Il Napoli quindi si cautela con un portiere di esperienza, quale è David Ospina, in attesa del suo ritorno a disposizione.

L’esordio di Meret con la maglia partenopea arriva solo l’8 dicembre 2018, ma in continua alternanza con Ospina e diventando il ‘portiere di coppa’ chiude la stagione con 21 partite giocate, 18 gol subiti e tenendo 9 volte la porta inviolata.

L’annata successiva, 2019/20, inizia nuovamente con l’auspicio di essere il titolare del Napoli. Alex, senza alcun limite fisico, viene scelto da Carlo Ancelotti come numero 1 ma non convince ed anche in questa stagione regna l’alternanza con David Ospina, che verrà preferito poi da Gennaro Gattuso -insediatosi il 9 dicembre 2019 sulla panchina azzurra- come titolare. Meret termina quindi la stagione con 29 gare all’attivo, un passivo di 37 reti e 7 clean sheet.

Nella stagione 2020/21 la scelta è chiara: Gattuso punta su Ospina e Alex diventa il dodicesimo. Ad inizio settembre subisce un infortunio, frattura della vertebra lombare, ma non è questo che condiziona il suo mancato utilizzo. El Patron sembra dare maggiore sicurezza alla retroguardia, appare più sicuro sulle uscite e perfetto in fase di impostazione. Caratteristiche su cui il friulano si è mostrato carente, quando è sceso in campo, probabilmente anche per la paura di sbagliare e di tornare a sedersi in panchina.

Quindi in questa stagione l’alternanza si riduce e le presenze di Meret sono ancora meno, ma riesce a trovare continuità nell’ultimo scorcio di stagione e totalizza 28 partite disputate, 36 reti subite e 7 clean sheet.

Se per Alex il problema sembrava chiamarsi “Gennaro Gattuso“, in realtà si rivela non essere così. Poiché con Luciano Spalletti la storia non cambia, anzi peggiora. L’ultima annata, 2021/22, sembrava che realmente potesse essere quella giusta per Meret. Il tecnico di Certaldo lo designa come titolare e disputa le prime due sfide di Serie A da titolare. Poi viene convocato in nazionale ed al primo allenamento il tonfo: fattura della vertebra lombare, che lo tiene out una partita ma fa emergere Ospina. Rimane in panchina per 16 partite consecutive di Serie A, mentre scende in campo da titolare in Europa League. Poi il Coronavirus lo tiene fuori due gare. Guarito dal Covid-19 disputa due partite consecutive in A, data l’indisponibilità di Ospina, ma poi si riferma: un’altra frattura alla vertebra lombare lo colpisce. Termina quindi la stagione con 15 partite disputate, 23 reti al passivo e tenendo 4 volte la porta inviolata.

La stagione 2022/23, almeno per la società partenopea, dovrebbe essere realmente quella giusta per Alex Meret, dato che a David Ospina non sarà rinnovato il contratto ed i nomi che circolano per ricoprire la posizione di dodicesimo non sembrano essere all’altezza per prendersi il posto da titolare. Però ci sono tante perplessità. La prima l’ha sollevata lo stesso Luciano Spalletti in una recente intervista: “L’uscita dal basso con il portiere è il futuro. Dire il contrario è un messaggio sbagliato che si dà ai giovani. In futuro andrà a giocare anche fuori dalla lunetta dell’area di rigore. Nessuno vuole un portiere che non sappia giocare con i piedi. Per un gol preso da un errore con i piedi del portiere ne fai 10 perché cominci bene l’azione“. Meret, finora, non ha dato dimostrazioni di avere eccelse abilità nella costruzione dal basso, anzi sembra essere molto timoroso nella gestione del pallone, risultando conseguentemente impreciso.

Ci si chiede, poi, se sia il caso di fare affidabilità su un estremo difensore che non dà garanzie fisiche: nelle quattro stagioni al Napoli 193 giorni fermo ai box per un totale di 26 partite saltate (non per scelta tecnica).

Il rinnovo del contratto per altri cinque anni, fino al 2027, per 1,5 milioni di euro annui appare essere una scelta azzardata per una squadra che punta almeno alla qualificazione alla Champions League. L’unico spiraglio a cui ci si può aggrappare è la tranquillità. In un annata senza concorrenza e sperando senza infortuni chissà che Meret non riesca ad esprimersi al massimo delle sue capacità e a migliorare quei fattori in cui è risultato carante e che gli hanno impedito di essere il portiere titolare del Napoli.

Non puntando su Alex e scegliendo la via più sicura, la soluzione migliore per il Napoli sarebbe il rinnovo di David Ospina, nonostante sia un classe ’88 e il 31 agosto prossimo compirà 34 anni, anche se non sarebbe in linea con i parametri del club. Considerando che El Patron nell’ultima stagione è stato il secondo estremo difensore per parate effettuate (76,64%), uno strappo alla regola potrebbe essere fatto. Inoltre, è un leader della squadra e conosce già l’ambiente. Seguendo la strada dello svecchiamento della rosa imposta da Aurelio De Laurentiis, i partenopei potrebbero puntare su Marco Carnesecchi, portiere classe 2000 di proprietà dell’Atalanta nell’ultima stagione in prestito alla Cremonese. Con i grigiorossi ha regalato grandi prestazioni ed è stato premiato come portiere dell’anno della Serie B. La sua valutazione è circa 15 milioni di euro e l’ingaggio attualmente percepito è di 100.000 euro, quindi al Napoli potrebbe avere uno stipendio più alto rimanendo comunque sotto il milione, restando quindi in linea con l’abbassamento del monte ingaggi del club. Si prospetterebbe un’ottima operazione per gli azzurri, soprattutto in ottica futura. Avendo coraggio di credere in un estremo difensore giovane e di talento proprio come si era cercato di fare con Alex Meret all’epoca.

Alfonso Oliva

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