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MaraMertens supera D10S e le suona al Salisburgo,Hombre del Partido di Ciro Morra

Dentro/Fuori, Tutto/Niente i binomi che potrebbero riassumere il match di Salisburgo e che sono stati anche il leitmotiv del pre partita. Dalle marchette alle bandiere bianche una partita che si preannunciava una bomba a orologeria.

Formazione di Ancelotti in formato tipo e con Dries Mertens lanciato titolare e con un bel peso sulle spalle che tutti speravamo non si tramutasse in una maledizione. Lo sapeva bene Marek Hamsik che per superare Diego Armando Maradona ci ha messo un bel po’, lo sa troppo bene Dries che nella culla di Mozart, suona e come se suona.

Raggiunge e supera Maradona in una notte di Champions non è da tutti, si sblocca trovando il gol dello 0-1 con un fantastico bolide da posizione defilata , con un esilarante esultanza da “Marchettaro” chissà perché. Nel mezzo lotta,pressa,si danna e cerca la doppietta. Nel massimo momento di tensione pero trova il secondo vantaggio con una bella girata su assist di Malcuit. Collega i reparti ed è l’anima del Napoli nei ripiegamenti si congeda poi prima della standing ovation mettendo in porta Insigne per il 3-2.

Dalla cronaca ai numeri della partita di Ciro che gioca a tutto campo, 12 duelli di cui 6 vinti in mezzo a gente come Haland e Ramalho. Dialoga bene con Lozano e poi con Ruiz quando lo spagnolo viene messo alto a sinistra, Dries mette a segno 16 passaggi su 21. Sotto porta però è un’altra storia, fa venire il mal di testa alla difesa con ben 4 dribbling riusciti su 6 condite da ben 3 tiri su 5 nello specchio che gli sono valsi 2 gol.

Forse qualcuno avrà da ridire, forse Dries sarà a fine ciclo ma se un calciatore del genere non molla mai, è legato alla maglia e accetta tutto ciò che l’allenatore gli dice … dovremmo farci una domanda.
116 reti in 7 stagioni in maglia Napoli, -7 da Marek Hamsik e due partite molto ravvicinate , una di queste proprio nel giorno del ritorno di Marek al San Paolo, difficile ma Dries ormai ha ben chiaro l’obiettivo, con Napoli nel sangue e il guizzo del bomber 2.0. Stasera vorremmo essere tutti un po’ la vecchietta che abita nel Palazzo di Dries per fargli i complimenti dopo un match da Hombre Del Partido.

Ciro Morra

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