Macedonia del Nord: alla ricerca di identità e riscatto

Macedonia del Nord: alla ricerca di identità e riscatto

Piccole realtà alla ricerca di un posto tra le grandi, le quali, spesso con un contesto storico difficile alle spalle, si rifugiano nel calcio con un desiderio di riscatto, come nel caso della Macedonia del Nord.

Euro 2020 per la Nazionale dell’Europa sud-orientale è il successo più grande della sua storia. Infatti, prima di adesso non aveva mai centrato la qualificazione alla fase finale di un torneo.

Foto: profilo instagram ufficiale ffMacedonia

Tra Identità e conflitti: un passato difficile

Una battaglia identitaria con la Grecia durata quasi trent’anni. All’inizio degli anni ’90, infatti, quest’ultima, fortemente legata alla proprie radici, non condivise la scelta dei macedoni dell’ex Jugoslavia, situati al Nord della Grecia, di fondare un nuovo stato denominato “Repubblica di Macedonia” poiché ritenuto patrimonio esclusivamente ellenico e reclamando di essere la patria di Alessandro Magno, re di Macedonia e grande conquistatore che diede vita, in particolare, al vasto impero macedone.

Il 17 giugno 2018, però, il primo ministro greco, Alexis Tsipras, e quello macedone, Zoran Zaev, hanno finalmente raggiunto l’accordo per il nuovo nome della Macedonia, il quale ha assunto quello di Repubblica della Macedonia Settentrionale.

La notizia dell’accordo di Atene e Skopje, le due rispettive capitali, ha indubbiamente suscitato lo stupore di tutta Europa con le massime autorità dell’Ue che si sono congratulate con entrambe: “Atene e Skopje hanno, insieme, scritto una nuova pagina del nostro futuro comune nell’Ue”.

D’altro canto, però, non sono di certo mancate le critiche da parte di una fetta di greci e macedoni, i quali si sono decisamente schierati contro l’intesa tra le due parti, rivendicando la loro identità.

La Nazionale di calcio: tra simboli e scommesse

Foto: profilo instagram ufficiale ffMacedonia

Uno dei punti di riferimento della Nazionale macedone e simbolo per i propri tifosi è  l’intramontabile Goran Pandev. L’attaccante, attualmente in forza al Genoa, ha esordito nel 2001 e, a distanza di 20 anni, è ancora il titolare inamovibile della Nazionale, siglando, inoltre, lui stesso il primo gol ad Euro 2020.

L’ex Inter e Napoli, su tutti, ha conquistato 5 volte il titolo di giocatore dell’anno e messo a segno 37 gol per il proprio Paese.

Il classe ’83, però, non è l’unico prospetto interessante della Nazionale. Infatti, tra questi troviamo anche Arijan Ademi ma soprattutto il gioiellino del Napoli Eljif Elmas: un diamante grezzo pronto alla sua definitiva esplosione e che in maglia rossa e gialla ha sempre mostrato tanta classe, talento e spiccato fiuto del gol.

La formazione titolare tipo, guidata dal ct Igor Angelovski, è:

(3-5-2) Dimitrievski; Nikolov, Ristovski, Velkovski, Musliu, Altioski; Bardi, Ademi, Elmas; Trajkovski, Pandev.

Euro 2020: un grande successo, nonostante tutto

Foto: profilo instagram ufficiale ffMacedonia

Il cammino della Macedonia ad Euro 2020 è già finito. Le sconfitte con Austria e Ucraina hanno già di fatto condannato il team di Angelovski alla matematicamente eliminazione con una giornata d’anticipo.

Arrivarci, però, è stato già un miracolo sportivo. Una lunga trafila che inizia dalla vittoria del suo girone in Nations League che gli ha poi permesso di accedere al girone G di qualificazione all’Europeo dove ha raccolto 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte che hanno garantito il 3° posto nel raggruppamento. Dopodiché, Pandev e compagni hanno dovuto ancora fronteggiare Kosovo e Georgia prima di regalarsi un posto tra le grandi d’Europa.

Sulla carta un finale dall’esito scontato, ciò non toglie che la Macedonia del Nord farà tesoro di questa sua prima e grande esperienza, con l’auspicio che sia solo l’inizio di un futuro ricco di soddisfazioni.

Vincenzo Favale

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