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Logo evolution, perché criticare l’innovazione?

Il logo rappresenta da sempre una componente molto significativa per l’immagine di una squadra. Insieme alla divisa, infatti, esso esprime al meglio il concetto di appartenenza ad una cultura ed una storia ben precisa. Nel corso degli anni, in ambito calcistico naturalmente, si è assistiti a numerosissimi cambiamenti o, per meglio dire, evoluzioni concernenti lo stemma.

L’ultima squadra ad essersi incentivata in questa operazione è l’Inter. I neroazzurri, a distanza di sette anni, hanno deciso di modernizzare la propria estetica. Il nuovo logo, come sempre d’altronde, ha suscitato delle critiche generali nei suoi confronti. Il punto della situazione è proprio questo: come mai i tifosi non risultano mai soddisfatti in questi termini?

Il motivo principale riconducibile a questo malcontento è sempre lo stesso: il legame con la tradizione. Da sempre, dunque non solo per quanto riguarda lo sport, le persone nutrono uno specifico legame con le proprie radici, le proprie origini; di conseguenza, esse risultano poco dinamiche e maggiormente statiche in termini di sviluppo. La rilevanza attribuita ad un punto di riferimento popolare (in questo caso il logo), fa si che si accetti con difficoltà una sua sostituzione.

D’altro canto, però, sono poche le squadre che hanno contato sin dalla loro fondazione su di un unico stemma, il che fa comprendere quanto sia infondato rivolgere delle “accuse” alla rigenerazione di un simbolo. Abituarsi fa parte della storia dell’umanità, lo dimostrano i fatti, gli avvenimenti. Dunque, nel caso dell’Inter, come scaturirono delle critiche inerenti al neo logo del 2014, poi svanite dopo pochi mesi, allo stesso modo i supporters milanesi impareranno ad accettare anche quello del 2021.

Alle fondamenta di questo argomento va evidenziato che il calcio moderno è in costante evoluzione: cambi di proprietà, creazione di competizioni mai esistite prima, contratti milionari,  trattative stratosferiche e così via. Ma, se c’è qualcosa che non muterà mai, quello è l’amore per la maglia e per lo stemma: unica costante nella vita del club e del tifoso. Progredire non è sinonimo di errore, bensì è un atto necessario alla crescita della società; il che non implica l’abbattimento dei vecchi ricordi, dei predecessori che hanno scritto la storia, ma solo una continuazione di quanto visto sino allora.

All’innovazione estetica si sono unite anche altre squadre come Manchester City, Barcellona, Juventus, Atletico Madrid, Cagliari e così via. Con ciò va inteso che non conta quanto possa stravolgersi il contesto entro cui si supporta la propria fede ma, l’importante, è proprio sostenerla in tutte le situazioni, indipendentemente dai cambiamenti. Il futuro non è nostro nemico, anzi, risulta un alleato con cui affrontare nuove battaglie e scrivere memorabili pezzi di storia.

Foto: Twitter Fc Inter

Renato Oliviero

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