Lo ‘Special One’ de Roma, ecco come potrebbe cambiare i giallorossi
Lo ‘Special One’ de Roma, ecco come potrebbe cambiare i giallorossi

L’arrivo di Josè Mourinho, detto anche lo ‘Special One’, ha portato nell’ambiente giallorosso un’esplosione di ottimismo per il futuro. La mossa dei Friedkin e di Tiago Pinto ha caricato i tifosi, delusi da una stagione terminata in maniera deprimente, ma anche i calciatori che adesso sognano di poter alzare un trofeo negli anni avvenire. Con l’arrivo dell’ex tecnico di Manchester United, Porto, Real Madrid, Inter e Tottenham ci sarà un grande cambiamento di filosofia nell’ambiente capitolino, ma soprattuto stravolgimenti mentali e tecnico-tattici.
Il portoghese nei club in cui ha allenato ha quasi sempre utilizzato come modulo di base il 4-2-3-1. Il suo modo per interpretare questo modulo è far sì che potesse portare i frutti sperati, era mantenere la squadra compatta in 30 metri, attendendo l’avversario e creando una cerniera difensiva impenetrabile per poi ripartire e colpire. Un esempio, infatti, è come lo ‘Special One’ vinse la Champions con l’Inter: a difendere la porta dei nerazzurri vi era Julio Cesar, il catenaccio difensivo era composto da Maicon, Samuel, Lucio e Zanetti o Chivu; la cerniera avanti la difesa era formata da Cambiasso e Stankovic o Zanetti se Chivu veniva preferito sulla corsia mancina. Il tridente dietro Diego Milito era la vera arma di Josè, infatti, oltre alla qualità di Sneijder sulla trequarti, inventó Samuel Eto’o come esterno a tutta fascia a sinistra e Goran Pandev a destra.

Anche con il Tottenham, con lo United e con il Real Madrid, il tecnico Portoghese si legò a questo modulo. Quindi detto ciò, con molte probabilità anche a Roma, l’assetto di partenza potrebbe essere il 4-2-3-1.
I punti fermi della rosa giallorossa saranno Smalling, Veretout, Pellegrini e Zaniolo.
Il vero punto interrogativo sarà la permanenza di Dzeko, che qualora dovesse partire, potrebbe essere sostituito da un altro centravanti di livello, i principali candidati sono il gallo Belotti e Carlos Vinicius (già allenato da Mourinho negli Spurs).
Sulle corsie difensive senza grosse sorprese dovrebbero esserci Karsdorp e Spinazzola, che nonostante nella scorsa stagione hanno fatto vedere grandi cose in un centrocampo a cinque, hanno diverse possibilità di assicurarsi un posto nella difesa a quattro dell’undici titolare. A difendere i pali, Mourinho si aspetta un grande colpo, visto che dopo l’addio di Alisson, la Roma non è stata molto fortunata, sia Olsen che Pau Lopez si sono rivelati due grandi flop.
In regia a far coppia con Veretout potrebbero agire Cristante o Villar, ma non è escluso l’acquisto di un nuovo mediano; due nomi che circolano nelle ultime ore sono Granit Xhaka dell’Arsenal e Dier del Tottenham.
A formare il tridente sulla trequarti dietro la punta, ci sarà Zaniolo, che dovrebbe ricoprire la fascia destra, Pellegrini che potrebbe fungere da “10” e sulla sinistra sicuramente, senza la conferma di Mkhitaryan, ci sarà un nuovo innesto.
Dunque ecco il 4-2-3-1 targato Josè Mourinho: ?;
Karsdorp-Smalling-Mancini-Spinazzola; Veretout-?
Zaniolo-Pellegrini-? Dzeko

Ernesto Minicone
Leggi anche
1 – Il mondo non si ferma ad Aurelio De Laurentiis
2 – The man of the Day: Kylian Mbappè
3 – Napoli…al femminile: due errori condannano le azzurre
4 – Copa Libertadores, la Copa del Fútbol
5 –The Best Moments of The Weekend
6 – I pronostici di Paroladeltifoso bet
7 – I calciatori mancati dal Napoli
8 – Calcio e cinema, binomio dello spettacolo
9 – ULTRAS HABITS: STONE ISLAND, IL CULTO
10 – Sulle note di Atalanta-Napoli



