LE PARTITE PIÙ RISSOSE- Rissa tra genitori dei pulcini del Torino

Questa volta la rubrica “le partite più rissose” vi racconta, incredulamente, di una rissa avvenuta tra i genitori dei bambini della categoria pulcini, durante il derby Torino-Juventus. Non è uno scherzo, ma è pura realtà, a differenza di quanto può sembrare.
È l’ 8/11/2015, un bambino che gioca coi granata, subisce una vera e propria aggressione a sfondo razziale.

L’episodio è accaduto a Borgomanero, nel corso delle finali del torneo giovanile Junior Cup dedicato alla categoria Pulcini 2005 e organizzato dal Borgomanero Calcio. 
Ad alzare la tensione, ad un certo punto, è un battibecco fra due genitori schierati su fronti opposti. Inizialmente sembra cosa di poco conto, invece successivamente ci sarà uno scontro finito in rissa con tanto di ambulanza, di ricovero in ospedale e di denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Novara.
Al termine della partita, quando i genitori si dirigono verso il bar del campo sportivo, gli animi si accendono di nuovo: un papà bianconero avvicina i genitori di un bimbo di colore del Torino, la risposta è a tono e alla fine basta poco per surriscaldare gli animi. Volano parole grosse, poi in un attimo si passa alle vie di fatto, i primi schiaffi e spintoni, conditi da parolacce e insulti anche dall’acre sapore razzista. “Quando vedo mio marito preso a calci mi butto in mezzo nel tentativo di dividerli, invece cado anch’io e vengo colpita a calci sulla testa e su tutto il corpo” riporterà la denuncia presentata da una mamma granata.
Di seguito quanto esposto dalla madre aggredita:
“Domenica 8/11/2015 mi trovavo con mio marito R.C. a Borgomanero per il torneo di calcio giovanile Junior Cup, categoria esordienti 2004 in via Santa Criscinetta presso il campo di calcio della ASD Accademia Borgomanero. Ancor prima della finale fra le due squadre, il soggetto S.B inizia ad avvicinarsi sfottendo alcune mamme del Torino e più precisamente T.E, D.M, K.G. e me per il precedente derby perso dal Torino 4-0 e sbeffeggiando un bambino di colore della nostra squadra. Pur invitandolo a smettere continua insistentemente fin all’inizio della partita e durante la partita continua a insistere a sfottere a far pesanti battute sull’età del nostro bambino di colore.La partita finisce con la vittoria del Torino, tutti i genitori si dirigono verso il bar del campo sportivo e a questo punto che gli sfottò da parte del S.B. si fanno più insistenti arrivando a discutere animatamente con la sig.ra T.E. Uscendo dal bar lo incrocio e anche nei miei confronti rilancia con gli sfottò e a quel punto gli rispondo per le rime accusandolo di essere un rompiballe e di non essere un uomo. Perché un uomo non se la prende con una donna.

A quel punto S.B. mi viene contro e mio marito a quel punto interviene interponendosi tra me e lui. Intervengono altri genitori e dopo un po’ di strattoni e urla la situazione si placa tra gli uomini, mentre due/tre mamme juventine vengono verso di me e inveendo tentano di colpirmi con una borsa verde che riesco a strappargli dalle mani. A quel punto la parente di C.R. mi tira per i capelli ma poi si allontanano velocemente portate via dai loro mariti. Nel frattempo il S.B. era stato allontanato dagli altri genitori juventini.
Ristabilita apparentemente la calma siamo tornati nel bar a prendere un caffè. Sono andata verso il parcheggio, che dista circa una 70 metri dal bar, con la sig.re D.M e K.G. a prendere i panini per i bambini mentre mio marito si attardava con il Sig. T. Arrivate all’ingresso del parcheggio troviamo il S.B. con la moglie J.V. e il cognato L.V. che ci stavano aspettando e riprendono a sfotterci, e la moglie inizia ad insultarmi dicendomi: “Negra torna al tuo paese” rispondo al S.B. “Te la sai prendere solo con le donne”.Lui mi si fa incontro nel frattempo vengo raggiunta da mio marito con il Sig. T. che si frappone fra me ed il S.B. Il Sig. T. nel tentativo di evitare situazioni spiacevoli fa cadere per sbaglio mio marito e a quel punto L.V. e S.B. cominciano a prenderlo a calci colpendolo in faccia e sul corpo, mi butto in mezzo nel tentativo di staccarli ma a mia volta cado e vengo anch’io colpita a calci sulla testa e su tutto il corpo. Nel frattempo sopraggiungono delle altre persone, che riescono a portare via i due aggressori, mentre noi rimanevamo a terra sanguinanti e doloranti. I due aggressori con la moglie salgono in macchina e si allontanano. Viene chiamata un ambulanza e veniamo portati al pronto soccorso, ove veniamo medicati”.
Questo racconto è stato più sorprendente del solito, e adesso non mi resta che darvi appuntamento al prossimo articolo bollente.

Raffaele Accetta

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