Le pagelle di Napoli-Lazio: irriconoscibile Anguissa, si salva Zielinski
Il Napoli cade al Maradona per la prima volta in stagione. Un primo tempo dominato si trasforma in una ripresa non da campioni d’Italia. La squadra di Rudi García era riuscita a pareggiare il momentaneo vantaggio della Lazio ma nel secondo tempo ha subito il gioco degli avversari risultando stanca ed imprecisa. A seguire le pagelle degli azzurri:
Meret 5: non dà sicurezza al reparto difensivo ed avrebbe potuto fare di più sul primo goal.
Di Lorenzo 6: partita senza luci né ombre del capitano. Dalla sua fascia non si passa ma non contribuisce in fase d’attacco.
Rrahmani 5: diversi lanci fuori misura ma ottima marcatura su Immobile.
Juan Jesus 4,5: lento nell’impostazione del gioco ed indeciso sui palloni a metà strada.
Olivera 5: soffre incredibilmente Felipe Anderson e non spinge in proiezione offensiva.
Mario Rui (subentrato al 65’) 5,5: partita senza giocate degne di nota, poteva fare di più in attacco.
Anguissa 4: perde diversi palloni e gioca con troppo sufficienza, sembra svogliato e senza mordente. Sul primo goal si perde la marcatura dell’uomo.
Lobotka 5,5: fraseggia bene con i compagni ma mai incisivo con le sue geometrie.
Zielinski 6,5: mette tutto in parità dopo il vantaggio laziale, poca cattiveria in mezzo al campo. Regala palla a Felipe Anderson per il 1-2 bianco celeste.
Simeone (subentrato al 84’): S.V.
Politano 5,5: tanta corsa ma poca incisività. Mai davvero pericoloso sotto porta.
Lindstrøm (subentrato al 75’) 5,5: sprinta sull’out di destra e cerca sempre di farsi vedere. Impreciso nelle giocate e spreca la palla del possibile pareggio sparando alle stelle.
Osimhen 6: poco cercato da compagni e sempre accerchiato dai difensori avversari. Il nigeriano ha avuto diverse occasioni sprecate malamente. Da lodare il solito impegno.
Kvaratskhelia 5,5: qualche folata nel primo tempo non bastano per incidere sul match. Si intestardisce in giocate superflue e perde diversi palloni.
Raspadori (subentrato al 65’) 5,5: partita ombreggiante del giovane attaccante. Nessuna occasione creata.
Giovanni Sica