Le pagelle di Napoli-Fiorentina: Osimhen croce e delizia, Natan insormontabile 

Fonte foto: Instagram Napoli

Il Napoli cade per la seconda volta in casa. Dopo la Lazio, anche la Fiorentina riesce ad ottenere i tre punti. Gli azzurri soffrono il palleggio dei viola e non riescono ad imporre la loro forza. A seguire le pagelle della squadra di Rudi García: 

Meret 4,5: qualche colpa sul goal preso e poca personalità per dirigere difesa e squadra. Qualche errore anche in fase d’impostazione. 

Di Lorenzo 6,5: partita corretta del capitano che sfiora il goal dopo pochi minuti. Onnipresente in entrambi i lati del campo. 

Østigård 6: sicuro e deciso. Non rischia giocate difficili e rimane solido in fase difensiva. 

Natan 7,5: ottima fase difensiva del brasiliano. Scivolate, anticipi e rincorse gli hanno permesso di limitare gli attacchi avversari. 

Olivera 6: dal punto di vista difensivo soffre poco e niente. In attacco supporta Kvara senza mai risparmiarsi. Sfortunato sul rimpallo in occasione del secondo goal. 

Anguissa 6: tocca pochi palloni e non entra nel vivo della partita. Dopo uno scatto difensivo sente una fitta alla gamba ed esce alla mezz’ora di gioco. 

Raspadori (subentrato al 32’) 5,5: spaesato e fuori ruolo non incide sulla partita sbagliando passaggi elementari. 

Lobotka 6,5: grande padronanza dei propri mezzi, non butta mai via la palla e sfiora il goal nel primo tempo. 

Gaetano (subentrato al 76’): S.V. 

Zielinski 5: sbaglia palloni non da lui, poco propositivo ed a tratti sparisce dalle trame di gioco. 

Lindstrøm (subentrato al 76’): S.V.

Politano 6: sgroppate ed imbucate che non fruttano quanto sperato. Vera spina nel fianco della retroguardia viola. 

Cajuste (subentrato al 57’) 6: tanta corsa ma poca efficacia. Partita senza lode o infamia. 

Osimhen 7: personalità nel trasformare il rigore da lui guadagnato, nella ripresa si divora una rete che ha pesato nell’economia del match. 

Simeone (subentrato al 76’): S.V.

Kvaratskhelia 5,5: qualche folata non bastano per un giocatore del suo livello. Soffre più del dovuto il rispettivo marcatore. 

Giovanni Sica

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