La Serie A che ci aspetta
La Serie A che ci aspetta

La Serie A che ci aspetta – Allegri, Mourinho, Sarri, Spalletti, Inzaghi, Gasperini, Pioli: potrebbero sembrare nomi di comune persone appartenenti al nostro pianeta terra ma non è così. Sarebbe troppo facile. Ed invece loro sono gli assoluti protagonisti della prossima stagione: probabilmente mai il nostro campionato era arrivato ad avere un parco allenatori così esperto e pieno di esperienza e trofei. Si va dal triplete al record di scudetti, passando per l’assalto al palazzo finendo al calcio pulito che porta al risultato sperato. La tavola è completamente apparecchiata e il menù è il migliore che il ristorante potesse offrire. Cosa ci si aspetta dalla Serie A che verrà?
Aspettando quelli che saranno i primi colpi del calciomercato quello che sicuramente sappiamo è che ormai la stagione prossima è già entrata nel vivo: più della metà delle squadre ha iniziato il proprio ritiro e i progetti iniziano a prendere forma. L’Inter si ripropone come protagonista del prossimo campionato, c’è un primato da difendere ma il cambiamento in panchina non è assolutamente una variabile di poco conto. Una certa instabilità finanziaria è stata risanata dall’intervento dello stesso presidente Zhang che ha assicurato tutti sulla certezza che gli stipendi per tutta la stagione saranno pagati. Il campo parlerà però è l’assalto al titolo non è mai stato così acceso e pieno di pretendenti, sarà in grado Inzaghi di fare quel salto di qualità come allenatore e alzare al cielo un trofeo importante? La squadra non rimarrà quella dello scorso anno, con Hakimi già atterrato in terra francese sarà dura sostituire la sua figura sulla fascia destra ma il ruolo di Inzaghi sarà proprio questo e sappiamo come riesca a valorizzare molto bene i suoi esterni.
Prima (per meriti appartenenti alla scorsa stagione) antagonista dell’Inter sarà il Milan: l’unica squadra lo scorso anno a tener testa ai cugini neroazzurri fino alla metà dello scorso campionato quando poi la squadra di Antonio Conte ha messo il turbo e staccato il ticket di campioni. Non pochi interventi sia in uscita che in entrata finora, con l’importante cessione di Donnarumma al Psg (prende tutto) e Calhanouglu all’Inter stessa e gli arrivi di Maignan e Giroud. Una squadra che con l’approdo in Champions League dovrà maggiormente attingere ad una rosa profonda e competente per provare a dare il massimo in tutte le competizioni. Non sarà facile ma per essere lì il Milan si è guadagnata un posto nell’Europa che conta e sicuramente riuscirà a farne valere la pena.
Subito dopo i rossoneri c’è la terza squadra della Lombardia. l’Atalanta del mago Gasperini: ormai non è più una novità i suoi ragazzi anche quest’anno lotteranno per le zone altissime della classifica ed il livello della rosa continua ad alzarsi (lo si è notato anche ad EURO 2020 con i giocatori bergamaschi assoluti protagonisti con le rispettive nazionali). Pochi interventi sul mercato finora si lavora più in uscita che in entrata anche perché conosciamo bene le grandissime risorse dei settori giovanili e della primavera bergamasca. Gasperini fu chiaro, non si porrà limiti la sua squadra al terzo anno consecutivo ai gironi in Champions League, pazzesco.
Dietro le assolute protagoniste della scorsa stagione vi sono poi le arrancanti pretendenti all’ultimo posto per la UCL, lo scorso anno in maniera quasi rocambolesca fu la Juventus ad accaparrarsi l’ultimo gradino della coppa dalle grandi orecchie: quest’anno il ritorno di Allegri farà ben sperare ma attenzione ad un gruppo che ha dimostrato avere non poche crepe dopo tanti anni di affiatamento e presenza. L’obiettivo è dichiarato tornare sul trono d’Italia ma sarà molto difficile per gli uomini di Massimiliano Allegri che dopo solo 3 anni è tornato a vestire i colori bianconeri. Una rosa che rimane comunque molto competitiva in tutti i ruoli e con noie fisiche alle spalle la prossima stagione potrebbe davvero tornare ad essere quella buona per le zebre di Torino.
Ultime ma non meno importanti protagoniste dichiarate della prossima stagione saranno Roma e Napoli: due progetti simili ma non molto soddisfacenti per due piazze che da sempre non si accontentano mai. Da un lato Spalletti, chiamato a riportare il Napoli nell’Europa che conta all’ormai secondo anno consecutivo escluso. A Luciano i miracoli succedono ma qui non sarà molto facile, vi sono crepe societarie e progetti che sembrano essere stati posti in maniera celere e senza troppa attenzione e cura, sarà fallimento totale o l’allenatore ex Inter riuscirà (come gli capita spesso) a portare a termine il suo lavoro?
Mourinho, poi, dal suo canto ha tratti molto simili al progetto partenopeo: cambio di allenatore, rivoluzione tattica e pochi interventi sul mercato (finora). Lo special one non viene chiamato in questo modo a caso e sappiamo quanto sia importante la sua figura in uno spogliatoio ma nel passato recente a Roma in pochissime figure sono riuscite a fare bene. Con i ritorni di Spinazzola e Zaniolo la rosa sarà molto competitiva e anche in questo caso l’obiettivo sarà tornare in Champions League.
Insomma, come sovrascritto ci siamo. La tavola è apparecchiata, gli invitati sono al tavolo e non manca che aprire le danze. Il 22 agosto è la data da segnare sul calendario, sarà questa una delle edizioni del campionato di Serie A da ricordare come le migliori?
Daniele Rodia