Channel Tv: ecco il divario tra Udinese e Napoli.

Una società calcistica che si rispetti deve avere canali di altissima qualità in ambito comunicativo (oggi social, soprattutto), che le permetta di avvicinare il suo pubblico il più possibile per ottenere un ritorno economico di tutto rispetto.

Gli esempi sono presto forniti. Il 16 dicembre 1999 nasce “Milan Channel”, il primo canale tematico italiano dedicato esclusivamente a una squadra di calcio (Berlusconi ci ha sempre visto lungo); Milan Channel rappresenta la memoria storica del Milan con una library di migliaia di ore di partite e immagini dell’universo rossonero. In 24 ore di programmazione 7 giorni su 7 offre interviste degli allenatori e dei giocatori del Milan, tutte le partite incluse quelle della Serie A, Coppa Italia e delle competizioni europee, tutti gli allenamenti dal centro sportivo di Milanello, le notizie, e dal 2008 anche la Superleague Formula.

Il 20 settembre del 2000 nasce invece “Inter TV”, che ripropone tutte le gare ufficiali della squadra, ed è presente come option sia su Sky che su Dazn.Quasi a catena, successivamente, nasceranno anche “Roma TV” e “Juve TV” (un po’ più tardi).

Ma la vera sorpresa accade nel 2008: udite udite, anche l’Udinese, con lo slogan ‘Udinese TV, guardala anche tu’, partorisce il suo canale tematico sportivo, con la collaborazione di Bruno Pizzul e altre leggende che hanno fatto la storia del club. Ora, spulciando un po’ di dati, ci si rende conto immediamente che scartando Inter, Juve e Milan, nessuna società ha e potrà mai avere lo stesso bacino di utenza di quello del club di De Laurentiis. 

La domanda allora sorge spontanea: perché non investire su un canale tutto tuo, magari, quello si, a pagamento e decidere di darti visibilità con le emittenti televisive più in mostra del panorama satellitare?A dir la verità, il patrón del Napoli si pronunció sull’argomento per la prima volta nel lontano 2009, quando dichiarò di voler ristrutturare il San Paolo e avere una piattaforma digitale dedicata al Napoli in onda su Sky. Il progetto evidentemente è naufragato. Ma noi ci chiediamo il perché.

Proprio pochi giorni fa il Presidente De Laurentiis ha dichiarato che il Napoli ha oltre 85 milioni di fans nel mondo, alcuni fra questi, in occasione delle partite amichevoli in Pay per View, non hanno dimenticato di criticare la scelta di far pagare 10 euro un match precampionato. Si entra nell’ottica di avvicinamento al tifoso, un problema atavico della società, che effettivamente non è mai riuscita a dimostrare la piena vicinanza alla sua piazza, storicamente fra le più calde al mondo. Vogliamo davvero, di nuovo, buttare tutto alle ortiche? AdL, la soluzione è dietro l’angolo!

Luca Linardi

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