Kvaratskhelia a Diario As: «Devo ringraziare Spalletti, parliamo ogni tanto. Ho imparato a giocare per strada»
Kvaratskhelia ha rilasciato un’intervista a Diario As, nella quale dice che i suoi sogni sono di vincere il Pallone d’oro, la Champions e giocare un Mondiale o un Europeo con la Georgia.
Tifosi? «Sento l’amore di queste persone ogni volta che metto piede fuori casa e non potrei essere più grato. Senza di loro, non saremmo arrivati così lontano. Sentirsi così avvolti ti dà un’energia diversa. La cosa bella è che non importa lo stadio o la città in cui andiamo, c’è sempre un napoletano sorridente pronto a darti affetto».
Cruyff ha detto che il calcio si impara per strada. «I calciatori georgiani sono cresciuti giocando per strada. Abbiamo lo stesso stile, quello che si forgia tra gli edifici, come accade ai brasiliani. Lo facevo ancora quando ho iniziato ad allenarmi nelle squadre: tornavo a giocare in strada con i miei amici. È lì che mi sono davvero divertito».
Tanti mesi senza segnare. «Come calciatore, sai che non puoi sempre essere all’altezza di ciò che ti viene chiesto. Devi essere consapevole che momenti come questo ti toccano e servono a migliorare il tuo gioco. Non mi interessano le critiche: mi interessa solo aiutare la squadra, non importa se è con un gol o un assist. Certo, mi è mancata la sensazione che si prova quando si segna un gol».
Come hai vissuto il cambiamento in panchina? «Kvaratskhelia: Prima di tutto devo ringraziare Spalletti: ha creduto in me e ha fatto esplodere il mio potenziale. Non avrò mai abbastanza parole per esprimere la mia gratitudine. Parliamo di tanto in tanto e lui continua a sostenerci. Rudi è un grande allenatore, stiamo migliorando piano piano per imparare la sua tattica e la sua visione. Sono sicuro che arriveremo presto alla nostra versione migliore. Siamo un gruppo disponibile e desideroso di seguire le idee del mister».
Foto copertina: profilo Instagram Kvaratskhelia
Francesca Tripaldelli