Koulibaly, Allan, Callejon e Meret, cosa c’è sotto?

Bentrovati amici della sfera cubica. Oggi parliamo di un grande rinnovamento che sta prendendo piede nella città di Napoli. È inutile pensare al passato, alle delusioni di Ancelotti ed alle speranze di Sarri , ma soprattutto ai giocatori che non rendono come dovrebbero.

Non è un caso che questa rubrica si è sempre soffermata criticamente su due figure importanti della squadra:  insigne e Koulibaly.

Il capitano risulta essere sottotono e ben distante dagli anni in cui rendeva molto con Maurizio Sarri. C’è poco da fare nel caso di insigne: è un problema di testa e questo risiede solamente nella sua condizione personale. Inutile dare la colpa ai tifosi che giustamente chiedono risultati al proprio capitano, inutile invece da dire e sprecare altre parole su Koulibaly. Il senegalese non è assolutamente un giocatore del Napoli e si sta preservando per la sua prossima squadra. Non è un caso infatti che si spera nell’ambiente che giocatore sia stato già venduto a un prezzo fissato da De Laurentis per un motivo particolare. Attualmente il valore di mercato di Koulibaly non supera gli 80 milioni di euro ed ovviamente questa cifra è molto ottimistica.

Per quanto concerne invece Gattuso, sempre da questa rubrica, abbiamo consigliato a tutti i tifosi di avere pazienza e di attendere i nuovi acquisti di gennaio. Ad oggi, tra qualche alto e basso, possiamo dire che il Napoli di Gattuso stia prendendo forma. Non sappiamo questa squadra dove arriverà, ma e giusto ricordare che nel frattempo siamo ancora in gioco nella Coppa Italia e siamo ancora in lizza per un posto in Europa league. La Champions è un discorso a parte perché non abbiamo avuto la fortuna della Juventus di giocare contro il Lione, ma c’è bisogno comunque di dare atto a questi ragazzi di essere motivati a migliorare grazie alla carica emotiva di Gattuso spesso sopra le righe. Il cambiamento guarda caso non passa attraverso gli idoli Insigne e Koulibaly, ma lo vediamo e lo viviamo tramite la professionalità dei traditori come Mertens e calleJon. Così come l’innesto di Demme e di Elmas in campo non è assolutamente negativo, anzi, quello che è mancato fino ad oggi alla squadra sono state proprio le motivazioni di quei giocatori pseudo top che hanno dimostrato di sentirsi già appagati da successi che in questi anni non sono mai arrivati.

Chiudiamo questa rubrica aprendo una riflessione su Mertens, il belga non accetta l’offerta di rinnovo del Napoli e onestamente mi dispiace molto. Quello che invece mi fa piacere e che a differenza di qualcun altro sta dimostrando fino alla fine di essere un giocatore del Napoli motivato non solo a vincere, ma a traghettare con la sua esperienza la squadra oltre le sue possibilità. Ed è per questo che se l’anno prossimo malauguratamente dovesse salutarci, sarò felice e grato come lo sono stato con Sarri Jorginho ed Higuain.  

De Laurentiis è colpevole? Sarà, ma sicuramente le responsabilità di quest’anno sono additabili a tutti quei giocatori che molti tifosi hanno definito top player, ma si sono dimostrati poco maturi e sempre assenti nei momenti strategici sia dentro che fuori dal campo. Ed è per questo che chiudo con la classica frase: occhi aperti, alla prossima amici.

Livio Varriale

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