Kepa è il portiere giusto per il Napoli?

“Per ora è il nostro portiere e deve avere personalità, non può bastare una spallatina per andare giù“. Queste le parole di Luciano Spalletti su Alex Meret ai microfoni di Sky Sport, al termine dell’amichevole contro il Maiorca. Partita che ha visto il portiere commettere l’ennesimo errore, che ha portato alla rete del pareggio degli spagnoli, e le numerose conseguenti critiche dei tifosi. Secondo errore consecutivo, dopo quello commesso nella prima amichevole a Castel di Sangro contro l’Adana Demirspor: in quel frangente aveva portato al calcio di rigore per la formazione turca.
È chiaro che il problema non è solo negli errori commessi con i piedi, fondamentale che sta cercando di fargli migliore Spalletti inserendolo in campo con i compagni nelle partitelle di allenamento. La sua insicurezza ormai è totale, anche nei fondamentali in cui sembrava essere fortissimo, e anche la squadra lo percepisce. La mancanza di fiducia riposta in lui da parte dei tifosi ma anche del mister è palese e probabilmente proprio questo lo porta ad errori banali. Credito concesso ad Alex praticamente solo dalla società, che gli ha offerto un rinnovo di contratto fino al 2027. Cristiano Giuntoli, ds del club partenopeo, nell’ultima conferenza stampa aveva rivelato in merito al prolungamento, “abbiamo già un accordo per il rinnovo di Meret, si stanno aspettando i documenti degli avvocati, ma a breve arriverà la firma“. Dalle sue parole sembrava cosa fatta, ma le carte non sono state ancora siglate dall’ex Spal e che non ciò non accada sembra sia meglio così per tutti.
Però, mancano meno di due settimane all’inizio della Serie A 2022/23 e Meret è ancora il portiere del Napoli. Se non dovesse arrivare un sostituto, sarà lui ad iniziare la stagione da titolare tra i pali ma senza fiducia si preannuncia un disastro.
L’arrivo del sostituto sembra imminente
Al posto di Alex Meret è sempre più forte la voce che porta a Kepa Arrizzabalaga. Il portiere è in uscita dal Chelsea e cerca una nuova avventura per riscattarsi. L’estremo difensore basco percepisce 9,6 milioni di euro netti a stagione e stando a queste cifre non potrebbe mai arrivare all’ombra del Vesuvio. L’operazione si potrà però concretizzare con un prestito: più del 70% dello stipendio pagato dai blues e la restante parte (2,7 milioni di euro circa) versati dal Napoli.
Inoltre, il 27enne è spinto a dire addio ai londinesi anche a causa dell’arrivo di Gabriel Slonina, classe 2004, dei Chicago Fire per 15 milioni di euro.
Tralasciando le cifre, Kepa è il portiere giusto per il Napoli?
Si tratta del portiere più pagato: 80 milioni di euro versati dal Chelsea nelle casse dell’Athletic Bilbao lo scorso agosto 2018. Oggi, il suo valore, secondo Transfermarkt, è di 10 milioni di euro.
Il suo prezzo è calato drasticamente a causa delle ultime stagioni non esaltanti al Chelsea.
Si riponevano grandi aspettative in lui. Sia per quanto mostrato al Bilbao sia per quanto è stato pagato. E inizialmente sono state rispettate. Hanno continuato a stupire le sue formidabili capacità tra i pali e le sue buone abilità nel gioco con i piedi. Unica pecca le uscite. Il tutto fino all’estate 2019. Dalla prima stagione con Frank Lampard in panchina, 2019/20, le prestazioni di Kepa sono drasticamente calate. Diversi sono stati i momenti in cui hanno fatto pensare “ma dove è finito il fenomeno che abbiamo ammirato fino a poco tempo fa?”. Come è possibile che da “fenomeno” in pochi mesi è diventato un “brocco”?.
Nonostante gli errori, Lampard aveva continuato a credere nel Basco fino all’1 febbraio 2020 in Leicester City-Chelsea, quando ha deciso di inserire nell’elenco dei titolari Willy Caballero e di mandare in panchina Kepa. All’annuncio dello speaker del King Power Stadium i supporter blues hanno esultato. Questo rende bene quanto per loro in quel momento non vedere Kepa in campo fosse una “liberazione“, un po’ come lo sarebbe per quelli del Napoli non dover vedere più in campo Alex Meret. Lampard ha poi così motivato la sua scelta: “Come per ogni giocatore in squadra, devo scegliere il titolare in base allo stato di forma. Da quello che vedo in allenamento, da quello che vedo fuori dal campo e soprattutto dalle prestazioni in campo“.
Emblematica per Arrizzabalaga è la percentuale di parate in Premier League di quella stagione: 60,6%, tra le peggiori prendendo in considerazione i 5 maggiori campionati. Nella sessione estiva, quindi, il Chelsea ha cercato in tutti i modi di cedere l’estremo difensore basco, senza successo: le sue pessime prestazioni, il suo alto valore di mercato e l’esiguo stipendio hanno fatto sì che non fosse appetibile per alcuna squadra. I blues però dovevano cautelarsi e hanno puntato su un altro estremo difensore, Edouard Mendy del Rennes. Kepa è così diventato definitivamente il dodicesimo perdendo di fiducia e considerazione.
Nelle ultime due annate, 2020/21 e 2021/22, Arrizzabalaga ha messo insieme 2415′ minuti in 29 partite con 21 gol subiti e 14 clean sheet.
Nonostante le ultime tre stagioni non all’altezza di Kepa Arrizzabalaga, non bisogna dimenticare le cose fenomenali fatte vedere precedentemente. Quindi con una piazza come Napoli esaltata dal suo arrivo e con la fiducia di mister e squadra potrebbe riscattarsi e tornare ad essere l’estremo difensore fortissimo ammirato soprattutto in terra basca.
Alfonso Oliva