Kepa Arrizabalaga, ecco la storia del portiere più pagato al mondo

Kepa Arrizabalaga, ecco la storia del portiere più pagato al mondo

Il futuro numero 1 del Napoli, sarà con ogni probabilità Kepa Arrizabalaga. L’ex portiere del Bilbao nel 2018 detenne il record del portiere più pagato nella storia del calcio, grazie al trasferimento dalla squadra basca al Chelsea per 80 milioni di euro, e nonostante questa cifra mostre non ha mai adempito le aspettative. 

La sua carriera è stata molto discontinua, fatta di tanti alti e bassi sin da quando era un vero e proprio ragazzino. Fin dall’infanzia, Kepa ha sognato di giocare a calcio, all’inizio si è cimentato in diverse posizioni, ma nel tempo si è reso conto che fa meglio nella cornice della porta. All’età di dieci anni, è stato proiettato in uno dei famosi club spagnoli. Il suo talento ha impressionato i mentori dell’Accademia ed è stato iscritto all’Athletic Bilbao. Nel 2011 ha avuto la possibilità di esprimersi per la prima volta nel calcio professionista, disputando però non tantissime partite, fin a quando nel 2015 andando in club semiprofessionista, il Ponferradina, ha trovato il suo spazio. Successivamente tornando all’Atletico Bilbao, e trovando maggiore continuità, si è affermato ad alti livelli, collezionando in due anni 54 presenze. 

Come detto in precedenza, la sua prima avventura fuori dalla Spagna, l’ha avuta in Inghilterra con il Chelsea allenato da Maurizio Sarri, che all’epoca cercava un portiere bravo con i piedi proprio come il ragazzo basco. Nel club inglese non ha avuto il suo tempo, e nel 2019 nella finale di Coppa di Lega contro il formidabile Manchester City, Kepa è stato al centro di uno scandalo, per il quale è stato poi multato dalla dirigenza del club: prima dei calci di rigore, l’allenatore del Chelsea ha deciso di sostituire il giovane portiere con il più esperto Willie Caballero, ma lo Kepa si è rifiutato di lasciare il campo. La partita si è conclusa con una vittoria schiacciante, mentre Arrisabalaga ha parato un solo rigore. Lo spagnolo ha cercato di giustificare il suo gesto e di scusarsi, ma la dirigenza ha deciso di multare il portiere di un quarto del suo stipendio mensile. 

Dopo quella sfortunata stagione, vista la grossa cifra investita su di lui, ci si aspettava una reazione, invece con Lampard le prestazioni di Kepa sono precipitate. Con i portieri non è mai facile analizzare nel dettaglio cosa non va tra i pali e la cosa più semplice, spesso, è limitarsi a prendere in considerazione gli errori evidenti. In quella stagione gli errori furono molteplici tanto è che ci fu addirittura un’analisi d’esperti sulle sue prestazioni: secondo molti il problema di Kepa tra i pali sarebbe tecnico. Nella preparazione alla parata lo spagnolo tende a portare le braccia dietro al corpo prima del tuffo. Se questo movimento lo aiuta nello slancio, gli richiederebbe qualche decimo di secondo in più per arrivare sul pallone con le mani. Ed effettivamente più di una volta Kepa ha subito gol, anche da lontano, nonostante fosse stato in grado di toccare il pallone, come se avesse fatto tutto giusto ma un pelo troppo tardi. Anche le statistiche dimostrano quanto sia stata disgraziata la stagione di Kepa. La sua percentuale di parate in Premier League, 60,6%, è stata ben dieci punti sotto quella della scorsa stagione. Non è solo la peggiore della sua carriera, ma anche la peggiore della Premier League e tra le peggiori prendendo in considerazione i 5 maggiori campionati.

Il Chelsea in estate ha provato a venderlo in tutti i modi però senza successo, nonostante le tante trattative intavolate e proposte fatte a vari club. In quella stagione l’acquisto di Mendy mise fuori dai giochi lo spagnolo, che se già prima aveva difficoltà di rendimento, con l’arrivo dell’ex Rennes, perse anche la fiducia. La bocciatura definitiva dell’esperienza londinese arrivò quando Frank Lampard, nella conferenza post match contro il Siviglia in Champions League, ha confermato che, al momento, il titolare è Mendy: «Ha mostrato le sue qualità» ha detto, rendendo implicito che invece Kepa non è stato in grado di farlo. 

Finalmente per lui, ma anche per il Chelsea, dopo quasi 4 anni il matrimonio Chelsea-Kepa potrà finire. Il Napoli dopo l’addio di Ospina aveva bisogno a tutti costi di un portiere giovane e con almeno esperienza europea. Dove se non a Napoli, l’occasione giusta per riscattarsi e rivalutarsi. Di talento ce n’è, ma occorre molta continuità e fiducia, e in una piazza difficile ma anche molto calorosa come Napoli, ció può accadere.

Ernesto Minicone

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