Jorit stupisce ancora, ecco i murales sportivi più significativi

Sin dalla sua nascita l’uomo ha attraversato molteplici periodi storici, ognuno dei quali caratterizzato da un differente stadio di evoluzione. Le società primitive, le quali non dovrebbero neanche essere considerate tali, bensì gruppi/ tribù, appartenevano alla categoria della cosiddetta “oralità primaria”: una fase in cui la conoscenza, la memoria e le informazioni venivano trasmesse o tramandate grazie all’unico mezzo possibile, quale la
voce; con il passar del tempo è sorta la necessità di veicolare diversamente queste variabili quotidiane, il che si è realizzato solamente verso il 1600, anno in cui da uno stadio primitivo si passò ad una “oralità secondaria”. Di cosa si tratta? semplicemente di una fase evolutiva nella quale si cercava di preservare i ricordi, dalle biografie alle gesta dei campioni, tramite due nuovi protagonisti: scrittura ed immagine, ai quali successivamente si aggiungeranno grandi scoperte tecnologiche. Anche il calcio è stato coinvolto in questo progresso e con esso gli artisti di strada, quali Jorit, ragazzo ventinovenne napoletano il cui intento è sempre stato quello di idolatrare figure sportive dipingendo dei murales realistici. Di seguito alcuni esempi:

Il suo ultimo capolavoro risiede a Milano ed è stato realizzato in vista dell’imminente uscita di Fifa 21, il videogame di calcio più popolare al mondo. In figura due prototipi di ragazzi milanesi, uno dei quali indossa la maglia neroazzurra dell’Inter, mentre l’altro quella rossonera del Milan. Il significato del murales va a ricalcare l’importanza di tralasciare la rivalità sportiva al campo, riuscendo in tal modo ad unificarsi grazie ad un interesse comune, in questo caso i videogiochi.

Diamo un’occhiata ad altre opere celebri dell’artista partenopeo.

Quella di Maradona è la rappresentazione più significativa di tutte sia dal punto di vista della verosimiglianza che da quello emotivo. Per i napoletani D10S è sempre valso e varrà più di tutto: una vera e propria icona, una divinità impressa nel cuore di tutti i partenopei. Le sue gesta hanno fatto innamorare tutti gli amanti del pallone e non solo; il suo ritratto è il giusto omaggio per ringraziarlo ed imprimere ancora di più il suo volto nella storia azzurra.
Altro protagonista passato per il San Paolo è senza dubbio Marek Hamsik; lo slovacco ha dimostrato grande riconoscenza al pubblico napoletano, difendendo la maglia per 12 lunghi anni e conquistando per un periodo anche il titolo di capocannoniere all time del Napoli. Nonostante il successivo approdo in Cina, il centrocampista è rimasto un punto di riferimento per i tifosi.
Abbandoniamo la sponda Napoli per dirigerci verso quella bianco celeste della Lazio, il protagonista? Ciro Immobile. L’attaccante delle aquile in seguito al record di goal messi a segno in una stagione di Serie A (36), è stato ritratto sotto forma di murales: un segno di riconoscimento dei tifosi laziali per la costanza e l’impegno messi in campo dall’ex Borussia Dortmund.
Ultimo, ma non per importanza, Kobe Bryant. Perché quando si parla di sport il
gigante in foto non può esentarsi dal discorso. In onore dei suoi insegnamenti atletici e non, Jorit ha deciso di rappresentare il cestista statunitense con uno splendido capolavoro al Vomero, in un campetto di Basket. La sua scomparsa ha segnato a vita la memoria di ogni appassionato, un’icona da ricordare.

Quando l’immaginazione ed il disegno superano la memoria, Jorit un dono della natura.

Renato Oliviero

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