ITsart, il nuovo “Netlfix della cultura” che agevola solo chi ci guadagna…

ITsart è il nuovo “Netlfix della cultura” che agevola solo chi ci guadagna.

Martedì 15 giugno – La nuova piattaforma, dipendente dall’azienda Chili, è al centro di uno scandalo economico che vede svantaggiati gli utenti, i quali pagherebbero cifre spropositate per contenuti reperibili anche gratuitamente.

L’anno scorso, il ministro della Cultura  Dario Franceschini diede il via al progetto di creare una piattaforma dove poter acquistare o noleggiare film e programmi per espandere la cultura del tricolore. Il 18 aprile dello scorso anno, in seguito ad un’intervista su RAI 3 nel programma di Massimo Gramellini “Aspettando le parole”, il ministro avrebbe parlato  per la prima volta del suo progetto. 

Netflix della cultura

La piattaforma ITsART, definita anche “Netflix dell cultura” è da oggi disponibile online. Il progetto è stato finanziato e promosso dalla collaborazione tra il ministero della Cultura con Cassa depositi e Prestiti e l’azienda milanese Chili S.p.A, un’azienda italiana operante nella distribuzione via internet di film e di serie TV  fondata a Milano nel giugno del 2012.

Sul sito sono disponibili oltre 700 contenuti, riguardanti arte, cinema, storia e ogni tipo di finestra culturale riguardante il nostro paese. È disponibile anche un applicazione e per registrarsi sul sito basta solamente dichiarare di essere maggiorenni,in assenza del parental control. 

Cosa ne pensano gli utenti? 

Sono diversi gli utenti che hanno criticato l’applicazione e le sue funzioni. La caratteristica più grande di questo “Flop”  è il costo dei contenuti. I prezzi di acquisto o di noleggio dell’app sono spropositati ma soprattutto  alcuni film o documentari sono reperibili gratuitamente sul sito di Chili, il partner tecnico – commerciale della stessa ITstart che come azionista privato ci guadagna più di tutti.

Nicolaos Nicolau

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