Insigne, escalation verso la maturità

Insigne con la maglia della nazionale

 
È stellare, completo, maturo. È il miglior Insigne mai visto negli ultimi anni: un calciatore capace di prendere in mano il gioco della nazionale italiana e diventare decisivo. Ha finito la stagione nel migliore dei modi (escludendo la mancata qualificazione alla Champions League con il suo Napoli). Il salto di qualità del numero 10 con la casacca azzurra lo ha portato ad uno stato superiore affermandosi, così, un punto fermo e fondamentale. 

 Insigne leader nella sua migliore stagione

È davvero diventato un leader, una pedina imprescindibile nella nazionale e nel Napoli. Siamo dinanzi alla miglior stagione di sempre da quando “lo scugnizzo” è approdato al Napoli: 19 goal in campionato ed 11 assist complessivi ai quali si aggiunge il goal della scorsa serata che ha incorniciato nel migliore dei modi l’esordio degli azzurri ad EURO2020. Numeri pazzeschi per l’esterno partenopeo che sembra aver raggiunto la sua firma migliore, sia in termini tecnici, che caratteriali. 

 Insigne non convince ancora i tifosi azzurri. Perché ?


Si compie sempre un grave errore nel personalizzare le critiche e gli elogi nel calcio. È uno sport di squadra, vanno riconosciuti a pieno i meriti e i demeriti livellandoli e dividendoli in pesi uguali per tutte le componenti. Sappiamo tutti che nella maledetta partita tra Napoli-Verona la colpa non è da associare ad una singola figura, sarebbe immorale ed ingiusto: eppure la stragrande maggioranza dei tifosi partenopei continua a nominare Insigne come colpevole, puntandogli il dito contro. Se il Napoli è riuscito a lottare per la Champions League lo si deve anche alla migliore stagione di sempre di insigne che, nei momenti difficili, si è caricato di responsabilità. L’epilogo non è stato quello sperato, ma la colpa è sicuramente di una molteplicità di soggetti e non esclusivamente del capitano azzurro. 

Maturo e predestinato


Lorenzo è partito come predestinato, ed ora a 30 anni ha raggiunto la maturità totale che ha dimostrato in differenti occasioni portandolo ad un livello tecnico superiore. Ha già scritto la storia del Napoli, ma se confermasse ciò che ha mostrato nel corso di questa stagione altre pagine di storia potrebbero essere scritte. Si è preso la nazionale in mano e attualmente fa parte del sogno azzurro, poi chissà con Spalletti il binomio come potrebbe sposarsi e cosa potrà fruttare.

Daniele Rodia

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