INCHIESTA RIPRESA SERIE A: QUALI SAREBBERO LE CONSEGUENZE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI?
L’ondata del Coronavirus ha implicato un considerevole ribaltamento delle strutture e funzionalità economiche, politiche, sociali ma anche sportive. In merito all’ultimo ambito, data la rilevanza emotiva e passionale a cui si legano praticamente ¾ del globo, vi è una domanda che sorge spontanea: riprenderanno le competizioni? La risposta al momento non si conosce, tantomeno le si può attribuire una tendenza positiva o negativa. Come mai? Cosa c’è dietro? In caso di ripresa quali sarebbero le eventuali conseguenze?
La questione va orientata su diversi fronti a cui si collegano molteplici dichiarazioni, interventi e retroscena, da quelli economici a quelli sociali. In considerazione verrà preso il calcio italiano. Vincenzo Spadafora, Ministro per le politiche giovanili e lo sport, in seguito ad un discorso in Senato durante il “Question Time” del 13 Maggio 2020, si è dichiarato in grado di resistere alle “pressioni provenienti dall’esterno”; ma di quale natura sarebbero queste pressioni? Secondo “La Repubblica”, il Ministro aprirebbe ad un’eventuale riapertura del campionato solo in caso di massima sicurezza senza così intaccare la salute degli sportivi, tantomeno dei cittadini. In poche parole bisognerà far sì che il protocollo si possa adattare a tutti i tipi di esigenze ed attività, ivi incluse quelle sportive, le quali, a detta di Spadafora, risultano più complesse rispetto alle attività commerciali dato l’alto tasso di pericolosità di contagi dovuto al contatto fisico. Il tutto va riassunto in una dichiarazione: “una cassiera anche se infetta può mantenere la distanza da un cliente, due calciatori fra di loro, no“. La grande pressione in atto sul Governo è esercitata dalla Lega Calcio, la quale per questioni prettamente economiche spinge sull’acceleratore.
Attorno al quadro generale si collocano alcune micro-strutture come quella degli sponsor. “La Gazzetta“ ha infatti evidenziato il contenuto dell’ art.1256 c.c., secondo cui la ripresa delle competizioni dipenderà dall’esito giudiziario, a sua volta diviso tra :
- Impossibilità definitiva
- impossibilità temporanea
O nel caso di un secondo scenario:
- Interruzione definitiva
- Cancellazione di alcune partite
L’ultimo punto citato comporterebbe l’impossibilità per i club di far fronte agli impegni promo-pubblicitari assunti con gli sponsor, anche in relazione al numero di incontri eliminati. Tale situazione autorizzerebbe gli sponsor ad usufruire dei diritti derivanti dall’articolo 1464 c.c., in due direzioni: a) riduzione del corrispettivo in relazione alle partite non disputate; b) recesso del contratto, operabile solamente in caso di mancanza quasi totale di adempimento delle prestazioni da parte del club e, dunque, non come pretesto per svincolarsi da accordi contrattuali. Altra micro-struttura su cui è necessario focalizzarsi è quella delle Pay Tv, ormai colosso principale, fondamenta del calcio moderno. Il quotidiano online “Dday.it” riporta le mosse dei due giganti del campo, quali Sky e Dazn: il primo avrebbe proposto di operare un taglio attorno ai 150 milioni di euro, mentre il secondo opterebbe per una proroga della rata di maggio. La strada è ancora lunga, ma stando alle voci di questa fonte, le operazioni si starebbero sviluppando in un clima stabile e sereno nonostante il muro della Lega.
Ultima micro-struttura che forse tanto micro non è, è quella relativa alla sfera sanitaria. A riguardo si sarebbero espressi degli esponenti importanti, uno su tutti Castellacci, medico della Nazionale Italiana, secondo il quale la sua professione sarebbe a gran rischio in quanto non ci si è mai occupati in ambito calcistico di virologia o epidemiologia. Una mossa sbagliata vanificherebbe anni a servizio della sanità, oltre a comportare conseguenze penali, di cui Castellacci non sarebbe pronto ad assumersi le responsabilità.
Ultimo ambito, ma non per importanza, è quello delle tifoserie, i cui gruppi Ultras hanno deciso di riunirsi contro ogni rivalità per dar voce alla propria opinione: la sospensione del campionato. Tra le tante, figurano le fazioni ultras del Napoli, Juventus, Palermo e molte altre.
Il virus pian piano si sta arginando, ma il contesto attorno a quest’ultimo risulta essere sempre più complicato. Se e quando riavremo il calcio giocato potremo saperlo solo tenendo conto delle implicazioni economiche e politiche che si presenteranno.
Solo così, quindi, saremo in grado di dare una risposta alla fatidica domanda: “si riprenderà?”
Renato Oliviero (Paroladeltifoso)
Matteo Giacca (MATTREPORT)
FONTI : https://www.repubblica.it/sport/calcio/2020/05/13/news/spadafora_al_parlamento_relazione-256481071/
https://www.corriere.it/sport/20_maggio_12/calcio-coronavirus-castellacci-responsabilita-medici-sportivi-pronti-dimettersi-098ece62-9448-11ea-9026-0ed4807e0a45.shtml