Il Roma – Napoli che vince non si cambia. Con la Fiorentina i “soliti noti”

Il Roma – Napoli che vince non si cambia. Con la Fiorentina i “soliti noti”

NAPOLI- Nel segno della continuità. Fino a quando è possibile, in campionato Maurizio Sarri vuole puntare sempre sui volti noti che nel ciclo di gare terminato il 4 ottobre scorso hanno fatto la differenza. Sarà stato un caso ma gli stessi e identici uomini sono riusciti a giocare bene e battere in ordine Lazio, Juventus e Milan. La formazione base ha imparato così bene le lezioni del maestro di Figline Valdarno che sfiora la perfezione. Certo, non bisogna esagerare altrimenti al primo stop arrivano i massacri.

Ma si è sempre detto: “squadra che vince non si cambia”. E così dovrà essere anche domenica pomeriggio contro la Fiorentina. Fortunatamente il tecnico partenopeo ad oggi ha a disposizione il Napoli delle meraviglie e dei nove punti conquistati nei tre scontri diretti con le cosiddette big. Ecco, quindi, che al San Paolo potrà mandare in campo i pezzi pregiati, i famosi titolarissimi come amava dire l’ex Walter Mazzarri.

 

CERCASI POKER. Finalmente da ieri Sarri ha potuto cominciare ad allenare un gruppo completo visto che tanti nazionali erano in giro per il mondo. Non ci sono acciaccati o infortunati, l’intera rosa è sana e quindi non ci sarà alcun problema nel vedere in campo l’undici d’oro degli ultimi tempi. Al San Paolo sarà una caccia alla quarta vittoria contro una big. E che big considerato che la Fiorentina è prima in classifica. Guai, però, ad essere convinti di avere vita facile solo perché hanno pagato pegno tutte le altre.

Paulo Sousa sta costruendo un giocattolo molto forte che può fare male a chiunque. Compreso il Napoli delle meraviglie. Tutto questo Sarri lo sa bene ed è per questo che sta lavorando bene tatticamente ma pure mentalmente. Napoli è una piazza che ti carica troppo inconsapevolemente quando le cose vanno bene. Meglio andarci cauti e guardare a partita dopo partita. Poi magari a Natale, così come ha detto De Laurentiis, si tireranno le prime somme sperando di stare il più in alto possibile.

LA SICUREZZA. Nulla è scritto ma se sempre la stessa squadra ha avuto la meglio con Lazio, Juventus e Milan un motivo ci sarà. E per questo motivo Sarri vuole andare sul sicuro. Quindici giorni senza giocare di sicuro non hanno rotto l’incantesimo. Anzi, per alcuni elementi è stata l’occasione per tirare il fiato visto il tour de force infinito con sette partite in ventuno giorni. A prescindere da tutto la Fiorentina dovrà fare i conti con un attacco stellare. Dove non solo Higuaìn fa la differenza ma anche Insigne.

Che si è ripreso definitivamente dopo l’infortunio al ginocchio. Sarebbe stato lui l’unico dubbio ma a quanto pare sarà regolarmente in campo davanti alla sua gente dopo la doppietta al Meazza.

Sulla sponda opposta agirà Callejon. Lo spagnolo ha ritrovato voglia e stimoli con la maglia azzurra e non vede l’ora si sbloccarsi a livello realizzativo. Gli manca il gol anche se è bravo nel lavoro che gli chiede il tecnico in entrambe le fasi. A centrocampo impossibile fare a meno di Jorginho.

L’italobrasiliano sta vivendo un momento fantastico ed è pronto a confermarsi in fase di regia. Con al suo fianco l’instancabile Allan e un Hamsik molto carico per la qualificazione ad Euro 2016 della sua Slovacchia. Si dovrà lavorare molto per tenere a bada Borja Valero, lo spagnolo è il timone della Viola capolista. In difesa si dovrà fare il massimo per evitare a Kalinic di continuare a fare il fenomeno. Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam dovranno alzare un muro per non concedere molti spazi. Soprattutto tra le linee ci dovrà essere un legame molto stretto con la zona centrale in modo tale da limitare le percussioni del croato. Che ad oggi è stanco ma che non ha alcuna intenzione di perdersi la partita del San Paolo.

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