Il retroscena di ADL: “Ho scoperto Haaland prima di tutti quando…”


“Gli agenti, a eccezione di pochi, sono un cancro. Non capisco per quale motivo non si possa liberalizzare il numero di anni per mettere sotto contratto un calciatore, minimo otto”. Parole e pensieri di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli che oggi è intervenuto al ‘Business of Football Summit’, un evento promosso dal Financial Times che si sta tenendo oggi a Londra. “Mi ricordo quando ho scoperto Haaland, per me era un grandissimo giocatore quando i miei erano tutti preoccupati perché ancora non lo conoscevano. Era al Salisburgo, lo volevo comprare per 50 milioni. Allora Mino Raiola mi portò in un salotto e mi disse: ‘Senti di là non le dire queste cose, noi siamo amici. Per Haaland ho già provveduto io, non ti preoccupare, non ti mettere in mezzo’. Io lo fermai e lì si interruppe la trattativa. Lui aveva già organizzato tutto e percorso i suoi benefit. Raiola era professionalmente ineccepibile ma perseguiva i suoi interessi, non quelli dei club. Le società se si sono indebitate devono darsi una svegliata.

Foto copertina: profilo Twitter De Laurentiis

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