Perché il City può acquistare Messi nonostante il Fair play finanziario?

È ormai chiaro agli occhi di tutti che il Manchester City è la squadra che sta corteggiando seriamente Leo Messi, il quale a sua volta è stimolato dall’idea di una nuova esperienza professionale alla corte di Pep Guardiola, l’allenatore con cui ha vissuto gli anni più belli della sua carriera, dal 2008 al 2012.

Ovviamente tra il dire e il fare come si dice c’è il mare, e in questo caso si tratta di un oceano immenso che divide, almeno per il momento, il 10 di Rosario da Manchester sponda Citizens.
Il City potrebbe effettivamente acquistare Messi o si tratta di una mera utopia riguardo al calciatore più importante della storia del calcio contemporaneo?
Scopriamolo insieme andando ad analizzare le possibilità finanziarie del club dello sceicco emiratino Manṣūr bin Zāyed Āl Nahyān.

Fino a un mese e mezzo fa circa il Manchester City ha rischiato di essere escluso per due anni dalle competizioni Uefa. Tuttavia, il tribunale di Losanna ha scongiurato questo pericolo, scagionando il club e dando quindi merito al lavoro che quest’ultimo ha fatto nell’ultimo anno per rientrare nei paletti del Fair Play Finanziario. Ora gli inglesi possono agire con più tranquillità in materia di investimenti grazie a questo benestare ricevuto dagli organi competenti e anche grazie agli alleggerimenti sul proprio conto dati dai saluti con David Silva, partito a zero ma che aveva un importante stipendio, e Leroy Sanè, la cui cessione al Bayern ha portato 55 milioni di sterline nelle casse.
C’è poi un altro fattore molto importante a favore delle finanze Citizens e che rientra nel discorso che porta a pensare all’acquisto di Messi. Si tratta del fatto che, per via della pandemia globale che ha colpito tutto e non meno il calcio, le ristrettezze del FPF(Financial Fair Play) sono state allentate. Vi spieghiamo meglio: se normalmente i conti di un club sono calcolati stagione per stagione, adesso la Uefa ha deciso di unire le annate sportive 2019/2020 e 2020/2021 e calcolare profitto e perdite delle società considerando queste due stagioni come un’unica. Questo significa che il Manchester City potrebbe permettersi di perdere qualcosa in conto con l’operazione Messi, avendo poi tutta una stagione per recuperare il sacrificio fatto. E non sarebbe difficile eliminare qualche spia rossa tra le tasche del proprietario emiratino Āl Nahyān una volta arrivato Leo, che porterebbe all’istante nuovi ricchissimi introiti.

Insomma, a dispetto di quanto si possa pensare il Manchester City ha tutte le carte in regola per finanziare l’acquisto del secolo. Si tratta però, attenzione, di un discorso che non va a considerare la clausola da 700 milioni che il Barcellona pretende per svendere il proprio campione. Se Leo e il suo entourage non riusciranno a liberarsi personalmente di questo “cavillo” da capogiro, sarà quasi impossibile, se non impossibile, per qualsiasi squadra al mondo portarlo in rosa.

Il sito sportivo The Athletic ha previsto che il City potrebbe spingersi fino a 150 milioni per il cartellino di Messi, milioni che poi andrebbero spalmati su più anni di esercizio, così da gestire l’impatto sul bilancio.

La possibilità di vedere Lionel Messi indossare una nuova maglia nella sua spaziale carriera c’è, ora tocca al protagonista di questo epocale colpo di scena liberarsi dei propri paletti e sposare una nuova avventura professionale.

Marco Falco

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