Il caffè del Professore di Salvatore Sabella

“La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente ” ( Einstein) Mazzarri perché? Zolla dopo zolla, sei ritornato ad un passato che esiste solo nella memoria di chi ti ha apprezzato in un ‘ epoca dove la massima ambizione era solo quella di competere, oggi quel tempo non esiste più, guidi i campioni d’ Italia e dichiari , pubblicamente, di essere soddisfatto della partita giocata ieri e di aver visto una squadra con la S maiuscola. Caro mister, non sei credibile e dovresti riflettere sul triste primato della mediocrità, la tua squadra non ha fatto neanche un tiro nello specchio della porta avversaria. La classifica è impietosa , siamo in un gruppone di inseguitrici del quarto posto che , francamente, non meritiamo di raggiungere per la pochezza del gioco espresso. Hai dato solidità alla fase difensiva abbassando notevolmente il baricentro della squadra che a palla scoperta difende con nove effettivi di movimento, tutti dietro la linea della palla, lasciando isolato al suo destino il centravanti di turno che non entra mai in partita . La tua nuova proposizione di calcio, figlia esclusiva del tuo passato, non produce gioco , hai mentalizzato tutti al solo credo di non concedere nulla in fase difensiva e di neanche provare a giocarsi la partita. Come puoi credere di ambire alla qualificazione in Champions se ti reputi soddisfatto di uno squallido pareggio a reti bianche? Hai snaturato completamente l’ indole dei tuoi giocatori, solo votati a non prenderle, senza mai osare una giocata. Eloquente alla fine del primo tempo la denuncia di Jesus, un difensore , sulla mancanza assoluta di proposizione offensiva. Un atto di dolore . Lamentavi molte assenze ma quella schierata era comunque gente di prima fascia , continua il mistero Lindstrom che utilizzi solo per i pochi minuti finali quando la massima ambizione dei tuoi uomini è quella di scaraventare la palla il più lontano possibile per guadagnare quei secondi preziosi che ci portano a quel punticino che tu reputi prezioso e che invece umilia le nostre ambizioni. Caro Mazzarri , ti sei proposto come il salvatore della patria azzurra, hai ammaliato il Presidente dicendo di aver studiato i nuovi orizzonti del calcio, forse hai riletto i tuoi appunti datati di oltre due lustri, evidenziati su moduli e strategie di campo che appartengono solo al tempo che fu. Quello che ci puoi dare tecnicamente non ci basta e soprattutto non ci serve. Non sappiamo se è maggiore la colpa del tuo non sapere o di chi ti ha scelto, il tutto comunque completa un’ opera di distruzione tecnica e morale che ricostruire sarà difficilissimo perché si è passati dai principi di gioco basati sulla costruzione dal basso e sul pressing a tutto campo , il pane del calcio moderno, ad un non gioco di attesa fatto da un improduttivo possesso palla sempre in orizzontale e dentro la nostra metà campo. Liberarci di queste scorie sarà un’ impresa ardua per il tecnico che verrà perché non dovrà solo ricostruire il gioco ma ridare identità ad una squadra che ora non esiste più e che deve essere rifondata non solo negli effettivi, ma soprattutto nell’ anima. Vedere oggi il Napoli giocare non emoziona più , sul campo di ieri c’erano solo pedine in maglia nera che obbedivano ad ordini non scritti . Se quella maglia non ritorna ad essere azzurra sotto le ali di un entusiasmo perso , il prezzo di uno scudetto vinto dominando solo pochi mesi fa , diventa troppo alto per la nostra passione. Come uscirne da questo tunnel della mediocrità? Ci affidiamo alla prossima partita, come sempre decisiva, e forse al fato, auguriamoci di trovare il coraggio di batterci per la vittoria, ritornino i rombi di tuono , per onorare uno dei più grandi di sempre.

Salvatore Sabella

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