Il caffè del Professore di Salvatore Sabella
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“Napule e mille culur” , è la serata magica del Maradona.
Forse troppo bella per essere del tutto vera , soprattutto nei primi 45′ meravigliosi minuti che nessuno avrebbe mai voluto finissero.
È stato un luccichio continuo di bagliori di fronte ai vice campioni d’ Europa che non dimenticheranno un incubo come quello vissuto ieri.
Li abbiamo appesi al muro e presi a pallonate.
Straripante Osimhen, incontenibile e devastante in progressione al punto di non sapersi, come sempre, gestire, è il suo limite , palesato anche nel decidere di calciare il rigore, la troppa adrenalina con il suo istinto felino ne ha offuscato la lucidità.
Impressionante la gara giocata da Anguissa e Lobotka, uno al servizio dell’ altro ed entrambi in cima alle necessità della squadra, decine di palloni giocati , nessun errore, travolti avversari e compagni, un uragano azzurro.
Viva la continuità e la fantasia di Zielinski, si deve prendere tutta la scena , finalmente attento per l’ intera gara, nelle corde ha sempre la giocata del fuoriclasse come sul tocco vincente della quarta marcatura.
Irrefrenabile Kvaratskhelia, la volpe georgiana capace di beffare tutta la muta inglese, caparbio, determinato, semplicemente imprendibile.
Impenetrabile la difesa, tanta roba Olivera a sinistra, bene il capitano Di Lorenzo reo solo di qualche sbavatura in disimpegno, al centro i due bronzi di Riace del Kosovo e della Corea, gente tosta, non hanno concesso nulla , quando c’era da giocare lo hanno fatto, senza pensarci mai quando c’era da spazzare via.
Incredibile la praticità di Kim, non pensa allo spettacolo, chiude bene gli spazi, mantiene sempre la posizione, non ha mai sentito la pressione di dover emulare il suo immenso predecessore, è la sua forza.
Commoventi le lacrime di Simeone, avrebbe dato tutto per debuttare e segnare al Maradona, è salito in cielo con Diego, è tornata tra noi con la sua commozione, in fondo la passione non ha prezzo ed è uguale per tutti, diverso è solo il modo in cui la si vive.
E’ stata una vittoria senza appelli a cui dobbiamo dare la giusta dimensione, siamo molto forti ma ieri gli inglesi hanno giocato in modo imbarazzante al punto tale che Klopp ha chiesto scusa per lo scempio mostrato .
La nostra partenza roboante non cancella certamente la durezza del girone di Champions dove le cose sono più difficili quando manca la squadra schiaccia sassi, questo equilibra la breve disputa che si consuma nell’ arco di soli sei incontri, certo partire come hanno fatto gli azzurri riempie e di molto il serbatoio delle speranze.
È la seconda prestazione di fila maiuscola che ha giocato il Napoli, finalmente continuo anche il suo allenatore, ha dato due lezioni di calcio a due maestri, il ruspante e collerico Sarri, il teutonico e geniale Klopp.
Ma , come sempre, la prossima sarà la decisiva, c’è da amministrare le forze fisiche e dosare quelle mentali, fra meno di tre giorni ospiteremo lo Spezia che ci inflisse la scorsa stagione una ferita che ancora fa male, Spalletti abbia il coraggio di cambiare ma senza rivoluzioni, la lungimiranza dei vincenti è legata a non ricommettere errori.
Si diventa grandi quando non si vincono le grandi partite ma si regolano di giustezza le piccole squadre.
Nemmeno il tempo di estasiarci che è già vigilia della prossima, saranno onde su onde per i prossimi due mesi senza soste fino alla pausa mondiale, noi siamo pronti e ci crediamo, il vostro professore nella sua griglia scudetto ha segnato il Napoli vincente in campionato e almeno da quarti di coppa con le orecchie. Esaltiamoci il giusto, ai nostri ragazzi spetta di tirare la volata, ieri si è fatta un’ impresa, ma è solo la prima tappa.
Salvatore Sabella
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