Il Caffè del Professore

Il Caffè del Professore

Il Caffè del Professore – Abbiamo troppa stima dell’ uomo Gattuso per non potergli muovere le dovute e sentite critiche. Non ci meritiamo più le sue giustificazioni del dopo partita quando si assume tutte le responsabilità se non funziona la gestione della fase difensiva, della costruzione del gioco dal basso , se gli attaccanti non segnano o i centrocampisti non fanno filtro. Insomma non funziona nulla ed è tutta colpa sua.

Lui è stato un grande calciatore ed è un uomo dai grandi valori, giustamente protegge i suoi ragazzi ma avvilisce la nostra intelligenza. Chi ha costruito questa squadra, chi ha sposato il suo progetto tecnico, chi lo sta portando avanti? Siamo stanchi del sentirci dire che questa squadra non ha veleno e che non sa fiutare il pericolo, forse è vero per loro ma non per noi che non vogliamo vedere naufragare una stagione che era nata sotto tutte altre luci di stelle che piano piano si stanno spegnendo in un desolante grigiore.

Il nostro attuale tecnico era venuto per ricostruire l’ identità persa di una squadra a causa di cervellotiche scelte fatte dalle nuove leve di chi era tra i tecnici più titolati al mondo, ha saputo ricostruire su quelle ceneri ma allo stesso modo ora ne sta piano piano facendo delle altre distruggendo la sua creatura che forse non è mai nata. Non è possibile vedere una squadra di uomini senza anima che non provano neanche a schivare i colpi degli avversari contravvenendo a quello che avevano invece preparato, come detto dallo stesso tecnico.

E questo è grave, molto grave perché, a dispetto dei pranzi o cene della infinita misericordia, significa che i ragazzi, i suoi ragazzi non lo seguono più. È noi con loro rimaniamo nel mare dell’ oblio e dell’ illusione. Illusione di avere una squadra e invece la certezza di avere solo atleti che scendono in campo senza sapere cosa fare , senza anima, senza mai provare a gettare il cuore oltre l’ ostacolo. Perdere una partita ci sta , ma perderla senza reagire no , in questo non c’è dignità.

Non ci meritiamo di vedere un Bakayoko impresentabile in mezzo al campo per poi sostituire Demme che è uno dei pochi che ieri si è salvato dal marasma generale, non ci meritiamo di assistere agli errori grossolani in uscita di Maksimovic e Hysaj sui quali pendono le ormai imminenti scadenze contrattuali , giusto per ricordarci le infinite perle di una lunghissima collana di errori dell’ altro grande imputato di questo scempio che è il nostro direttore sportivo Giuntoli, dell’ eterno indeciso Meret, dell’impresentabile Mertens che quasi non si regge in piedi ma che è stato comunque mandato al macello, del capitano fatto uscire in una partita nella quale non è mai entrato.

Se questi sono gli scenari, da questo tunnel non si vede la luce , e credere che le cose possano cambiare per mano di Ringhio è davvero un’ utopia ma forse rimedi inmediati non ci sono perché questo progetto tecnico, per la prima volta, è nato dalle richieste dell’ attuale allenatore a cui , forse , non ci resta che continuare a dare fiducia anche perché all’ orizzonte non c’è un sole illuminante ma solo altre nubi , nubi che si aggiungerebbe ro al nostro già plumbeo presente.

Oggi è cosi’ ma domani è già un altro giorno, c’è da preparare un’ altra partita , da vivere altre emozioni nella speranza di giocare bene e vincere come si poteva fare a Verona dove abbiamo giocato benissimo ma solo fino al gol di Lozano.

Salvatore Sabella

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