Il caffè del professore

PROFESSORE – L’ infinito è la qualità di ciò che non ha limiti ed è il principio del piacere , del bello che quando si materializza porta la felicità.
Non è un ode al divino ed immenso poeta Giacomo Leopardi, ma la riconoscenza materiale ad una squadra che al momento non ha limiti.
Lucida nella mente, esplosiva nelle gambe, dirompente nelle giocate, impressionante per qualità, eccezionale per la facilità con cui arriva al risultato, quasi togliendoci il gusto della sfida e della vittoria, quasi.

Su tutti Osimehn, il Napoli è suo e noi siamo con lui.
Ribadiamo, partita dopo partita, che il ghepardo nigeriano è l’ uomo che ha spostato gli equilibri dell’ intero campionato, gioca con una cattiveria agonistica che fa la differenza , appartiene ad una altra categoria, ce lo godiamo tutto, ci porterà al trionfo.

Ieri ha sciorinato un calcio diverso , oltre alle solite accelerate devastanti, ci ha regalato anche giocate di fino come il tocco morbido della sua terza rete, l’ opportunismo della seconda , la rapidità della prima, per un repertorio che non ha più confini, il tutto con la gioia di giocare per vincere divertendosi.

Neanche la tripletta ha saziato la sua fame di calcio, fino alla fine ha continuato a cercare la giocata.
Ha trascinato i compagni all’ ennesima vittoria, il suo linguaggio del corpo ne sancisce oramai la leadership nella squadra , il popolo azzurro lo ama alla follia.
Gli sono bastati 20 minuti per annichilire gli avversari e chiudere la partita, bellissimo poi il suggello di Kvaratskhelia sull’ ennesimo e solito arcobaleno di Mario Rui.
Tutto facile, troppa la differenza tecnica ed atletica tra gli azzurri e il Sassuolo che ha giocato una buona partita, squadra organizzata e ben diretta dal suo tecnico, ha creato buone trame , alcune pericolose , sfruttando qualche amnesia di troppo dei nostri giocatori che fisiologicamente hanno concesso solo a risultato acquisito.
Bene anche Meret soprattutto tra i pali, insuperabile per struttura e determinazione Kim che è tornato padrone assoluto della fase difensiva pur schierato sul suo lato debole del centro destra.

Ma tutta la squadra gioca a memoria, è un piacere vederli muovere tutti con e soprattutto senza palla, chi costruisce la manovra trova sempre diverse alternative , continue sono le sovrapposizioni, ci si accentra e ci si allarga sulle fascia come una fisarmonica, grande Spalletti nell’ aver creato una sinfonia di gioco perfetta, che si arricchisce ad ogni prestazione di cose nuove che ne rendono imprevedibile l’ evolversi.

Ieri , la volpe georgiana spesso si accentrava per lasciare la profondità a sua maesta’ Victor, e su un taglio centrale abbiamo trovato la terza marcatura che di fatto ha chiuso l’ incontro.
L’ imprevedibilità come ricchezza di risorse.

Trovare i limiti della corazzata azzurra è difficile, quasi è auspicabile in coppa una sconfitta che non pregiudichi il primo posto, servirebbe a temprare lo spirito dei nostri guerrieri che al momento non conoscono ostacoli.

Ovviamente sono fantasie , dalle grandi sfide vengono i migliori risultati , godiamoci al momento di essere i migliori in Italia e in Europa.
Come sempre la prossima è decisiva, meno in champions dove possiamo amministrare il risultato, ed anche questa sarà una importante verifica sulla nostra maturità, sicuramente in campionato su un campo difficile soprattutto per l’ ambiente notoriamente a noi ostile quale è quel di Bergamo.

Avanti senza paura , ad imporre il nostro modo di essere che segue un’ unica filosofia, giocare per vincere divertendoci tutti.
E di questo dobbiamo essere fieri, in fondo il calcio è solo un gioco e chi lo interpreta deve dare spettacolo e di questa meraviglia ci devono ringraziare tutti gli appassionati.
Noi nell’ infinito non ci siamo persi
” E il naufragar m’ e’ dolce in questo mare”
Salvatore Sabella

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