I tifosi del Napoli sono così “violenti” perché sono stati presi in giro per ben due anni.

Bentrovati amici della sfera cubica con due profezie avverate nel giro di una settimana: Koulibaly testimonial antirazzismo del Napoli, detto da un anno e ridetto fino a sette giorni fa, e nessun allarme rientrato. Proprio in virtù di questo ultimo punto che oggi voglio parlarvi di una categoria di tifosi molto pericolosa e precisamente le pecore.

Le pecore non hanno personalità, hanno bisogno di un leader, meglio se accreditato nella società grazie a un ruolo, e non badano a cosa gli accade intorno: preferiscono vivere serenamente nell’ignoranza perché hanno il gregge a difenderle.

I tifosi del Napoli ad oggi sono così violenti perché si sono svegliati da un sonno dove sono stati presi in giro per ben due anni. Tremendamente triste il fatto che in questi anni solo in pochi si sono elevati culturalmente munendosi di una conoscenza calcistica, ma fino a qui nulla di male se consideriamo che il calcio è di chi lo ama e non di chi lo comprende, però, se chi vuole tifare attacca con metodi fascisti, scostumati dal sapore di bullismo sui social, non può certamente essere considerato né un tifoso del Napoli e nemmeno una persona per bene, bensì una pecora.

Giusto andare a vento, l’ignoranza a questo porta, ed è per questo che è stato difficile in questi anni far comprendere dei concetti molto chiari alla tifoseria che vi elenco:

• L’allenatore è il nostro Ronaldo, ma in campo non va l’allenatore

• Aurelio De Laurentiis non fa debiti, quindi lega la crescita solo ed esclusivamente ai risultati

• Insigne è un problema perché pregno di ignoranza e non può rappresentare Napoli

• Koulibaly è un ottimo giocatore, ma senza Sarri e Albiol sarà sempre migliore a parlare che a giocare

• La rosa è nata per il 4-3-3 e oggi non ha un regista per ritornare a quel metodo

• Ancelotti è venuto a Napoli per far maturare il figlio così come a Monaco e alla pari sta finendo questa esperienza.

 Chi si è svegliato dal sonno, si è trovato questo scenario dinanzi agli occhi dove tutti sparano contro tutti ed il posizionamento attuale in campionato mette il Napoli in una condizione di timore per la prossima stagione.

C’è poco da fare signori: se in questi anni avete creduto a chi ogni giorno faceva il moralizzatore della napoletanità, al motivatore dei tifosi di turno “solo per la maglia” ed al cancelliere acchiappa gufi è per questo motivo che vi fregiate ad honorem dell’appellativo di pecore mentre loro di Lupi, non cani.

Mi dispiace per voi che siete arrivati impreparati a questo momento, prevedibile visto il periodo di stagnazione quinquennale nel volume di affari del Napoli, e sono davvero triste per quanto stia avvenendo non tanto alla Ssc Napoli, ma ai napoletani. Per come è stata affrontata questa cosa, è emerso che c’è una rappresentanza di napoletani che non sanno migliorarsi e non amano interessarsi dei propri affari. Non è un caso che oggi abbiamo un presidente Romano-Laziale, un governatore salernitano e tante caselle strategiche del mondo economico ed accademico campano occupate da persone non napoletane.

Chiudo dandovi una indiscrezione che gira e precisamente quella di una eventuale cessione del presidente De Laurentiis per 580 milioni verso giugno: mese in cui si inaugurerà il mitico Expo2020 di Dubai. Si mormora ed anche tanto circa questa cessione, anche se la verità la vedremo alla firma.

Nel frattempo scusatemi i toni, ma io sono fatto così, schietto e sincero con chi reputo miei fratelli, mai banale e neppure scontato verso i tifosi che leggono un portale dal nome “paroladeltifoso” ed è per questo che vi saluto sempre allo stesso modo perché molti di voi sono un po’ boccaloni: occhi aperti amici, alla prossima!  

Livio Varriale

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