I conti non tornano, i tifosi chiedono Rispetto e chiarezza da parte del Presidente – di Mattia Ronsisvalle

“Rispetto”, si tratta sempre è solo di Rispetto. Conta nella vita e rientra in quella categoria di valori e virtù che al giorni d’oggi valgono di più di tanti titoli. Il Rispetto (sì, con la lettera maiuscola) abbraccia anche il mondo dello sport e della nostra passione: il giuoco del calcio.

Il Rispetto, quello vero e sincero, sembra essere estraneo al Presidente della S.S.C Napoli Aurelio De Laurentiis.

Facciamo un check riepilogativo: a detta di molti tifosi la campagna acquisti non è stata delle più memorabili ed incisive, le problematiche legate alla questione abbonamenti non hanno aiutato ad entusiasmare e fidelizzare ancor di più la piazza partenopea (semper fidelis) e l’acquisto della società calcistica di Bari ha fatto storcere ancora di più il naso.

Bisogna però a questo aggiungere un’altra cosa: sapete quanto il Napoli deve sborsare per giocare allo stadio San Paolo ogni gara? Ciro Borriello ne parla in maniera chiara e distinta.

L’assessore agli impianti sportivi del Comune di Napoli, in seguito al meeting di incontro tra l’amministrazione cittadina e il club partenopeo per delineare le linee che si intendono seguire per il futuro, ha precisato che “Il Napoli giocherà sempre allo stadio San Paolo ma cambieranno le modalità. Non si può più parlare di un accordo convenzionale ma soltanto di utilizzazione del campo ogni volta che c’è una partita”.

Il momento è difficile, le soluzioni alterne si troveranno (si spera), ma parlare di convenzione sarebbe Utopia con la lettera maiuscola.
“Questo porta a entrate maggiori nelle casse comunali e a maggiore soddisfazione di quanti chiedevano già l’applicazione di questa formula per poter usare lo stadio”– ha spiegato Borriello. A queste soluzioni drastiche arriviamo dopo mesi in cui siamo riusciti a portare a termine accordi condivisi, ma l’ultimo passaggio del presidente della squadra di calcio che si è rifiutato di firmare l’atto convenzionale ci porta oggi a un ricalcolo e a un contenzioso anche aspro“.

Le parole di Borriello trovano un riscontro nei fatti accaduti precedentemente in merito alle dichiarazioni del patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, il quale si lamentò per i lavori in corso Allo stadio San Paolo per le Universiadi. In seguito poi è arrivato il rifiuto di firmare l’atto di regolamentazione dei debiti e crediti pregressi tra i due soggetti per poi aprire una convezione rinnovata per un altro quinquennio.

E qui torniamo alla domanda da noi sopra posta: il Napoli attualmente ora gioca in regime

domanda individuale allo stadio San Paolo, che prevede il pagamento di 20.000 euro più il 10% dell’incasso per ogni singola partita.

Sembra surreale ma è così, il Napoli deve pagare una cifra importante per poter giocare in casa le proprie partite. Una cifra che potrebbe (il condizionale è d’obbligo perchè la verità non è sempre chiara e limpida davanti ai nostri occhi) andare a gravare sui tifosi azzurri. Come mai? Beh andiamo a prendere in esame i prezzi della partita Napoli – Fiorentina in programma il 15 settembre 2018.
Una biglietto di curva, il settore dello stadio più agevole (economicamente parlando), costa ben 35 €. Un anno fa, nel dicembre del campionato di Serie A 2017/18, lo stesso biglietto costava 12 €, per una differenza netta di ben 23 €, una cifra ben consistente, un tariffario da grandi palcoscenici come la Champion’s League. Ed è proprio questa la preoccupazione dei tifosi: se con un squadra come la Fiorentina, una team di gran spessore ma no un top-club, i prezzi sono così inflazionati, allora come si comporterà la società nei top-match?
Il malcontento dei tifosi, dopo la sconfitta subita a Genova contro la Sampdoria per un demotivante 3 – 0, aumenta sempre di più. Il futuro è incerto, la burocrazia non aiuta l’ambiente ma di una cosa siamo certi: i tifosi saranno sempre lì a supportare la squadra, perché si sa… al cuor non si comanda. Il Rispetto, quello vero, è l’arma dell’educazione e della civiltà.

Mattia Ronsisvalle