I 5 pensieri post Napoli-Barça
-121 Dries Mertens nella serata di Carnevale si traveste da Messi e forse anche un po’ da super eroe. Il gol che sblocca il match è una perla e fa urlare e piangere di gioia 40 milioni di tifosi.
Ha deciso di raggiungere così Marek Hamsik al primo posto della classifica dei goal “all time” del Napoli.
–Fallo e proteste.
In puro stile Juve, ci viene da dire.
Solito muso duro e “Garra” cilena.
Arturo Vidal lascia un segno indissolubile -come meglio non potrebbe- per la gara di ritorno.
Il faccia a faccia con Mario Rui è roba da Arturo Vidal, che viene espulso nel giro di 15 secondi.
Che differenza tra gli arbitraggi in Italia e tra i fischietti in Europa.
-Leo Messi nella casa del figliol prodigo.
Stupore e bellezza.
Storia e radici.
Veder calcare il sinistro più forte dell’epoca moderna, nel tempio di Diego Armando Maradona, resterà indelebile nella memoria degli appassionati di calcio e non solo.
Pura magia.
-Dries Mertens riceve un colpo Da Busquets e prima di uscire dal campo per infortunio, gli vengono consentite le cure mediche. Manolas era in possesso palla e scaraventa il pallone in rimessa laterale.
Il Barcellona sotto di un gol, però non restituisce la palla agli azzurri.
Minuto 87’, infortunio a Gerard Piquè, che poi uscirà per infortunio.
Il Barcellona era in possesso e al cospetto dei catalani, Mario Rui restituisce la sfera agli avversari.
Come diceva Totò: “Signori si nasce, non lo si diventa”.
-Mister Gattuso si conferma un allenatore con due chiare idee di gioco.
Con le “piccole”: baricentro alto e pressing super offensivo.
Con le “grandi”: primo pressing inesistente e 4-5-1 in fase di non possesso.
In due mesi e mezzo, non è da tutti.
A fine gara, in conferenza stampa, si permette di dire: <<Ci hanno fatto il solletico.>>
Mentalità.
Antonino Treviglio