I 5 pensieri post conferenza di ADL

CONFERENZA E ADL-Il Napoli rompe il silenzio stampa, lo fa a Roma e con una conferenza stampa indetta dal Presidente Aurelio De Laurentiis. Tanti gli spunti, tanti i siparietti soliti del patron, è stato un pomeriggio in cui nel bel mezzo degli Europei si è tornato finalmente a parlare di Napoli. Ripercorriamo la conferenza con i 5 pensieri post.

ADL stanco; stanco di un calcio che a suo parere non vuole rivoluzionarsi. Il presidente si è detto contrario alla Superlega ma propenso a dare innovazione a quello che ormai è divenuto uno show business. Dal VAR a chiamata alla UEFA che deve capire che la maggiore competizione necessita di essere rivisitata in alcuni aspetti. ADL però stavolta è un luminare stanco.

SI a Konami No al settore giovanile; uno spot di alimenti Bio diceva cose simili ma ad oggetto il cibo. Prendiamo in prestito la metrica della citazione e applichiamola al calcio. Non è bastata la promozione in Primavera 1 per gli azzurrini, che tanto hanno fatto divertire i pochi addetti ai lavori che l’hanno seguita, il Presidente ha ben preso la decisione di dare il nome della multinazionale del sol levante al centro sportivo, ma senza lasciare forse spiragli per il progetto settore giovanile. Un peccato che taglia le gambe ai sogni di tanti ragazzini napoletani, che creeranno per l’ennesima volta nuovi Immobile e Donnarumma ma non nuovi Insigne.

Napoli quanto mi costi; vi risparmiamo le frasi sul ” non avevamo i palloni”per analizzare la questione monte ingaggi lievitata negli anni. Il paragone fatto con l’era Mazzarri non persiste, non può per il semplice fatto che con la fine della gestione del tecnico livornese, sono stati tanti I calciatori che hanno sfondato il muro delle cifre storiche per il Napoli. Dunque non è che si poteva dare 1 milione a Higuain, oppure 500 mila euro ad Albiol. Vuoi i top player? Vanno pagati! Altresi la competitività e il mercato pre-covid hanno alzato l’asticella degli ingaggi quasi in tutte le squadre, un vero effetto domino.

Napoli-Verona io non so nulla; sicuramente c’è ancora gente che sui social scrive vogliamo spiegazioni”, come si pretende di averle? Forse è impossibile, perché ADL dice di aver visto i suoi carichi a fine primo tempo, poi nel secondo tempo tutti si sono ricordati dell’episodio di NapoliCagliari e sono caduti in depressione dimenticandosi che si stavano giocando qualcosa. A pensar male, poi si finisce con l’indovinare, ma stavolta difficilmente i posteriori daranno l’ardua sentenza.

Era Spalletti, è prematuro dire o giudicare l’operato di un allenatore che purtroppo in Italia non ha mai vinto nulla ma che è riuscito ad essere per molto tempo ai vertici. LI 8 Luglio è vicino e li potremmo iniziare a capire Spalletti cosa è venuto a fare a Napoli. Benitez venne per internazionalizzare il Napoli, Sarri per combattere il Palazzo, Ancelotti per la consacrazione e Gattuso per tamponare.

Se vi aspettate che Spalletti sia venuto per vincere lo scudetto, svegliatevi c’è bisogno di far quadrare i conti e tornare in Champions , ipse dixit.

Ciro Morra

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