I 5 PENSIERI POST BOLOGNA-NAPOLI

Bologna – Napoli è stata una partita incolore per gli azzurri. Un passo indietro a livello prestazionale rispetto alle precedenti uscite.
Spunti importanti sono comunque arrivati dalla trasferta in terra emiliana.
Andiamo per ordine.

1- Gattuso osa la rivoluzione dell’ attacco
Il pre-partita porta una notizia del tutto imprevista: Gattuso schiera lì davanti il trio Politano-Milik-Lozano, facendo accomodare in panca quello intoccabile fino a prima di questo match.
Una scelta tecnica inaspettata, ma che allo stesso tempo ci ha incuriosito e non poco nei minuti che hanno preceduto l’ inizio dei 90 di gioco.
Il risultato finale è stato deludente e fallito: il Napoli non è stato quasi per nulla pericoloso davanti alla porta di Skorupski, non impensierito più di tanto per tutto l’ arco della sfida.
Dobbiamo andare però nello specifico dell’ analisi di questa rivoluzione fatta dal tecnico azzurro in questa occasione, e analizzare le singole prestazioni: Milik bocciato, Politano sufficiente e niente di più, Lozano positivo e convincente.
Il polacco ha proposto nuovamente una prova deludente e negativa: mai determinante, pericoloso, assente lì davanti dove avrebbe dovuto creare confusione nella retroguardia bolognese e dove invece è stato spettatore passivo di un incontro per il quale non è sceso in campo, se non come fantasma. È ormai chiaro che le strade di Arkadiusz Milik e del Napoli debbano separarsi. Questa squadra ha bisogno di un rapace d’ aria davanti alla porta avversaria, che la sfondi, e il numero 99 non è in grado di rivestire questa ruolo fondamentale.
Politano ha dimostrato di essere un calciatore che in questa rosa garantisce sudore e sacrificio, ma poca qualità, che sugli esterni serve molto a Gattuso.

2- Ma non era un bidone El Chucky ?…
Lozano merita uno spazio a sè. La sua prova, finalmente per lui dal 1′, è positiva e convincente, con la consapevolezza che il messicano può solo che migliorare partita dopo partita. Anche da titolare ha zittito tutte le chiacchiere che nelle scorse settimane sono state fatte sul suo conto. Ma quale bidone ! Lozano è un calciatore forte, di talento, intelligente tatticamente e tecnicamente. Al Dall’ Ara lo ha dimostrato in più di un’ occasione durante la partita.
Di un giocatore ne capisci le potenzialità guardandone l’ individualità, e osservando l’ ex Psv arriva forte agli occhi l’ importante bagaglio di capacità e potenzialità che questo attaccante possiede: con il pallone sa fare quello che vuole, sa portarlo dove vuole.
Diamogli il tempo di prendersi con grinta e personalità la maglia azzurra, e vedremo che ci ritroveremo in squadra una pedina letale per le difese avversarie. Gia l’ ha abbiamo, ma non lo sappiamo bene.

3- Fondamentale Kostas, a guardare tutti dall’ alto
Il gol di Manolas ci ha tenuti in vantaggio per oltre 70 minuti. Importante il colpo di testa ad insaccare in rete del greco. Ma ancora più importante è la presenza davanti alla porta azzurra di questo ragazzo. Maksimovic in queste settimane non ha fatto quasi sentire l’ assenza di Kostas di fianco a Koulibaly, ma il numero 44 è un elemento imprescindibile di questo Napoli. Quando gioca è tutta un’ altra storia. Perchè lo senti che c’ è lì dietro, sai che c’ è un muro pronto a chiudere qualsiasi offensiva, e questo da sicurezza a tutti, squadra e tifosi. Il carisma poi non è da meno. Manolas guida la squadra con il suo solo esserci, è la mente che aziona tutto dalle retrovie, insieme ovviamente al monumento Kalidou.
Questo Napoli non può fare a meno del centrale greco, come guida mentale prima e come grande difensore sul terreno di gioco poi. Complimenti a Nikola Maksimovic per il grande exploit, ma quando gioca Kostas è un’ altra storia, c’ è un’ atmosfera diversa, e ieri, indipendentemente dal gol, si è sentita.

4- Manteniamo il lavoro alto, Barcellona è vicina
Come detto in presentazione, la prestazione di Bologna è stata al di sotto dell’ ultimo andamento medio per i ragazzi di Gattuso. La squadra è apparsa scarica mentalmente. Sicuramente, in un Luglio bollente di impegni come questo, un passo indietro ci può stare. Nonostante ciò, gli azzurri devono mantenere alta la soglia del lavoro: tra tre settimane ci sarà la partita del Camp Nou contro un Barcellona come sempre in forma, e l’ imperativo, per giocarsela a viso aperto dopo l’ 1-1 dell’ andata, è quello di arrivarci al massimo della preparazione fisica e mentale. Ora, i cinque incontri che restano per chiudere il campionato devono essere proprio la giusta occasione per intensificare il ritmo e arrivare alla vigilia del match in Catalogna pronti, carichi e concentrati.

5- Mihajlović e Gattuso: questo è il Calcio che ci piace
L’ immagine più bella e significativa di Bologna – Napoli ci arriva già da prima che l’ arbitro di gioco fischi il calcio d’ inizio. Vedere i due allenatori seguire insieme in panchina il riscaldamento delle proprie squadre è stato un momento di alto spessore sportivo, che ha restituito tutto il senso del rispetto e della condivisione che ci deve essere all’ interno di una competizione sportiva a qualsiasi livello, professionistico e non.
Onore e Stima a due grandi uomini prima e professionisti dopo, due di pochissimi: Siniša e Gennaro.

Marco Falco

Start typing and press Enter to search