I 5 pensieri post AZ-Napoli

Il match di ieri in Olanda ha deluso un po tutti e lascia tanto amaro con annessa qualificazione ancora in ballo per il Napoli.


Ospina el patron; il dualismo con Meret a volte a David gli fa bene, anche perché le sue partite sono un continuo brivido tra uscite pericolose e colpi dolorosi. Dualismo che ieri sera però ha perso un po’ di certezze, non consideriamo la prestazione di Meret con la Roma, ma guardiamo a quella col Milan o a quella col Benevento e a quella mancanza di carisma. Ieri David ha dimostrato che tra i pali “ce vo a cazzimma” e ad ora il colombiano è l’unico capace di dare certezze e Gattuso non le manda mica a dire.


Le Coppe non sono un Erasmus; ebbene si va chiarito e va centrato l’argomento, tra false speranze in Champions e favori dei pronostici in Europa League, il Napoli ad oggi ancora non ha azzeccato una campagna europea. Verrebbe da pensare a Napoleone quando ricordiamo la disfatta di Dnipro oppure alla Luftschlacht um England per l’eliminazione contro l’Arsenal. Caro Napoli i biglietti in giro per l’Europa costano, i viaggi sono lunghi e tolgono energie per il campionato, una volta per tutte in Europa strappa un 30 e lode, basta con i tanti 18.


Chi sei, Petagna non lo sai; Andrea ha pregi, ha dedizione, ha spirito di sacrificio e questo si vede a chilometri. Il problema più grande è il rendimento, in Italia ha dimostrato di essere quel calciatore che sa stare bene in un contesto salvezza, a Napoli forse la missione da “game changer” è fallita. Quando viene buttato dentro gli viene chiesto implicitamente di creare panico in area o di cercare la zampata vincente, con l’auspicio che il Napoli possa passare il turno, quanto peseranno quei suoi errori ieri? Chiedetelo a Olivier Giroud che al Chelsea è la terza scelta e mercoledi ne ha fatti 4.


AZ molto più di un marchio; i tipi da bar, quando ancora erano aperti questi e ci furono i sorteggi del girone, dissero “ abbiamo pescato il dentifricio nel girone”. Oggi ci ritroviamo ad aver regalato 4 punti su 6 a disposizione all’AZ Alkmaar, di cui 3 al San Paolo e con una squadra decimata dal Covid. Gli olandesi hanno idee di gioco, hanno giovani di prospettiva come Midtsjø e Boadu e hanno anche un gran bell’allenatore. Nel caso AZ non significa dentifricio, bensì Alkmaar Zaanstreek, la prossima volta evitiamo di sottovalutarli magari.


Il Napoli passa il turno se; torna il tormentone più atteso del mese di Dicembre. Cabala, conti, pianeti che si allineano e macumbe tutto questo è “ il Napoli passa se”. Sinceramente siamo stufi, in una competizione che siano le bocce al circolo anziani ad un match di coppa, l’unico imperativo è “VINCETE”. Serve ripetere la coniugazione del verbo Vincere oppure è chiaro?

Daniela Villani

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