Gli scarpini che hanno reso celebre l’ottavo Re di Roma

Il 28 Maggio 2017 è una data che in molti, romanisti e non, ricorderanno come l’ultimo ballo dell’ottavo Re di Roma, Francesco Totti. Il leggendario capitano della squadra capitolina, dopo oltre 20 anni di carriera, ha appeso gli scarpini al chiodo, e noi oggi proprio degli scarpini che hanno reso celebre “er pupone” andremo a trattare:


1998/99: il modello indossato è l’Air Zoom GX II nero con bande rosse. La stagione è la più prolifica sino a quel momento per Francesco Totti, all’interno della quale sigla 16 gol in 42 partite e realizza il primo dei suoi 11 gol nel derby.


1999/00: E’ la stagione della definitiva consacrazione, Francesco indossa in un primo momento le storiche Tiempo, salvo poi stabilirsi definitivamente con le Air Zoom Total 90, divenute forse lo spartiacque della sua carriera. Questi sono gli scarpini che lo accompagnano in un glorioso europeo del 2000, culminato col celeberrimo cucchiaio a Van Der Sar


2000/01: Se però andate a chiedere a Totti quali siano gli scarpini a cui si ritrova più affezionato, probabilmente vi dirà quelle della stagione 2000/01, anno dei 13 gol e 5 assist, e dell’unico scudetto vinto con la squadra della città di appartenenza che in quel periodo lo renderà, non a caso, il calciatore italiano più famoso al mondo.


Triennio 2001/04: E’ il triennio delle Total 90 (chi non ne ha mai avuto un paio) all’interno del quale ci sono momenti di gloria come i gol al Bernabeu e momenti di basso come la parentesi negativa agli Europei 2004 con lo sputo ai danni del danese Poulsen e la cattiva pubblicità fatta nei confronti del modello bianco con il logo circolare rosso che a detta sua ti portava ad “avere i piedi nella sabbia bollente”. Il tutto, porterà a terminare la collaborazione tra Totti ed il celebre marchio Nike.


2005/06: nel Gennaio 2005, in occasione della gara con il Messina, Totti sfodererà per la prima volta le Diadora Brasil, con le quali sigla un gol e un assist nella vittoria in rimonta per 3-2. Il noto marchio italiano, tornerà dunque a vestire un numero 10 azzurro dopo che era accaduto in precedenza con Roberto Baggio. Nel Febbraio 2006 però Totti subisce il terribile infortunio alla caviglia che rischierà seriamente di estrometterlo dal mondiale tedesco. La Diadora, nella speranza che il capitano giallorosso recuperi a tutti i costi, produce un nuovo modello chiamato Maximus RTX14 N nella speciale colorazione bianca e azzurra. Sorte volle che fu proprio quel paio di scarpini che lo portarono a siglare il rigore del vantaggio al 90’ contro l’Australia che valse l’approdo ai quarti di finale.


2006/08: le Maximus diventano proprio il modello per eccellenza che contraddistinse Totti in quel periodo al punto che la Diadora arrivò a modificare gli scarpini in base all’esigenza del calciatore. Le Maximus Totti 10 saranno coloro che lo accompagneranno al termine della stagione 2006/07 a vincere la scarpa d’oro con 26 gol in 35 partite. In suo onore fu posto un 10 ben visibile sulla linguetta che copre l’allacciatura.


Dal 2013 ritorna in vita la collaborazione con Nike al punto che, nel Marzo 2015, essendo insieme a Pirlo l’atleta italiano Nike più visibile, viene lanciata la Legend V Premium, una scarpa limited edition della quale furono prodotti solo 3000 modelli che richiama l’iconografia dei gladiatori.


Per la passerella d’onore il giorno del ritiro la Nike progettò le Tiempo Totti X, modello anch’esso limited edition color oro che il noto brand aveva dedicato a colui che è stato tra i suoi atleti più rappresentativi, ma anche, probabilmente, l’italiano più forte della sua generazione.


Salvatore Sabella

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