Giuntoli: “Ancelotti? I calciatori rifiutavano i suoi cambiamenti tattici. Su Kvara, Navas e Ronaldo…”
Giuntoli: “Ancelotti? I calciatori rifiutavano i suoi cambiamenti tattici. Su Kvara, Navas e Ronaldo…”
Cristiano Giuntoli, ds del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport. Le sue parole:
“Ancelotti? Il suo arrivo fu una rivoluzione epocale. In uno spogliatoio di venticinque calciatori che avevano sfiorato lo scudetto con Sarri, ne cambiammo quindici in due anni. Tutti i calciatori amavano Carlo, ma inconsciamente rifiutavano i cambiamenti tattici che lui voleva imporre. Ci fu una resistenza inconscia, che qualche risultato negativo fece più forte.
La prima volta che ho visto Khvicha in un video eravamo nel cuore del lockdown. C’era ancora Gattuso e ci piacque subito, ricordo che chiamammo Kaladze per saperne di più. Aveva fatto un passaggio al Lokomotiv Mosca, senza stupire, ma al Rubin Kazan stava andando meglio. Ci chiesero trenta milioni, chiudemmo i contatti prima ancora di iniziare una trattativa. Eravamo dietro a Osimhen, non potevamo puntare tanto su un ragazzo. Peròmi rimase in testa. Quando a febbraio scoppiò il conflitto in Ucraina, lui tornò in Georgia alla Dinamo Batumi. Ci fiondammo li con il contratto. Abbiamo chiuso per dieci milioni. Siamo stati più rapidi di Juve, Roma e Real Sociedad, perché lui non era mai uscito dal nostro taccuino. A Spalletti è piaciuto subito. Quando il ragazzo è venuto in Italia per la firma, gliel’ho mandato a casa, a Milano. Si sono intesi all’istante. Però una cosa era prendere Kvarastkhelia, un’altra era prenderlo al posto di Insigne. La scommessa era tanto, troppo impegnativa. Ma abbiamo voluto giocarla e oggi posso dire che l’abbiamo vinta. Khvicha prende 1,2 netti e 1,7 lordi. Lorenzo 4,5 netti e 9 lordi. Faccia lei la sottrazione.
Cristiano Ronaldo? Durante il mercato facciamo finta di chiacchierare con tutti, e a volte facciamo lo per davvero. Ma noi volevamo investire su una squadra giovane. Navas è un’altra storia. Abbiamo ottimi rapporti con i dirigenti del PSG. Loro erano interessati a Fabian, che noi dovevamo vendere. Noi potevamo portare a Napoli un portiere di livello da affiancare a Meret. Alla fine l’operazione si è chiusa a metà perchè non hanno trovato l’accordo sul salario con il calciatore. Sapevano che noi avevamo un tetto vincolante e non si sfora per nessuno. I calciatori nello spogliatoio si parlano. Se fai distinzioni, si viene a sapere. E non va bene. Navas guadagna 15 milioni di lordi”.
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