Il terzino italiano più forte d’Europa: Giovanni Di Lorenzo

Dietro alle spalle indossa la 22 , i più romantici a prima vista ricorderanno il Pocho Lavezzi.  Un saggio di questo sport, Johan Cruijf, disse: ‘’Il calcio si gioca con la testa, se non la hai, le gambe da sole non bastano’’. Questa citazione descrive perfettamente lo stakanovista azzurro, Giovanni Di Lorenzo. Nello starter pack talento e classe, un ragazzo d’oro pieno d’umiltà che si differenzia sempre dalla scena.

A Napoli la telenovela dell’acquisto del terzino va avanti dal primo infortunio di Ghoulam ed attualmente si ritrova senza un’alternativa giocando sempre da solo. Spesso si rivela un’ala offensiva aggiunta, infatti nel 2019 era secondo in Europa solo ad Alexander-Arnold con 6 gol e 3 assist. Un robot, una macchina capace di collezionare ben 27 partite consecutive con il Napoli e l’Italia in questa stagione. Nel 2021 occupa la settima posizione per minuti giocati, ben 5495.

Ha la testa sulle spalle, investe su se stesso quotidianamente senza porsi limiti, ama la competizione ed è affamato.  

Il prototipo di Luciano Spalletti

Instagram Di Lorenzo

Raramente nel calcio moderno siamo soliti ammirare un difensore che sappia compiere le due fasi di gioco in maniera perfetta e difficilmente riesce a replicarsi, ma lui no, ha una dote unica nel saper gestire le situazioni ed affrontarle con massima serietà.  Difficile infatti trovare un terzino che possegga una tale costanza fisica, mentale, continuità di prestazione e soprattutto l’abnorme duttilità all’occorrenza.  Di questo giocatore quindi non possiamo non sottolinearne il momento magico che sta vivendo tra club e nazionale. Terzino fondamentale per Spalletti e per Mancini, come lo è stato d’altronde anche per Ancelotti e Gattuso.

Un recordman fenomenale

Instagram Di Lorenzo Napoli

Al suo arrivo a Napoli in tanti rimasero stupiti e non mancarono le classiche “chiacchiere da bar” e critiche per non aver acquistato un terzino più esperto e con esperienza internazionale, come Kieran Trippier. Tuttavia, le critiche sono state messe tutte a tacere dallo stesso Di Lorenzo detenendo il maggior numero di presenze sia nel club che nella nazionale. Tra i giocatori più adoperati con un minutaggio tra i più alti. Con gli azzurri nella stagione 2021- 22 gioca 20 partite, tre tiri in porta su sei tiri effettuati, uno solo a segno. In media esegue 67 passaggi a partita di cui l’89% riusciti, realizza anche un assist. Tre cartellini gialli a suo carico. Nella Uefa Europa League 2021-2022 gioca sei partite, quattro tiri uno solo in porta, zero goal all’attivo. 55 passaggi a partita con una percentuale di successo dell’88%, anche qui un assist al suo attivo. Riceve due cartellini gialli. Finora mai un cartellino rosso. Grazie alla sua crescita indiscussa, si è laureato campione d’Europa nel 2021.

Da Batigol a stankanovista

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Eppure Giovanni di Lorenzo, nato a Castelnuovo di Garfagnana il 4 agosto del 93’, inizia la propria carriera giocando come attaccante, soprannominato Batigol. Successivamente poi spostato al centro della difesa fino a quando poi un allenatore Pasquale Padalino, suo mister al Matera, decide di trasformarlo in terzino destro. Ciò che infatti piace più di lui e che lo rende un giocatore ambito ai club, è proprio questa sua duttilità, la capacità che ha di ricoprire più ruoli. Il classico jolly per ogni allenatore, terzino destro o sinistro all’occorrenza, centrale di difesa, avanzato a centrocampo, passato anche da attaccante, incursore quando può… Dotato di una discreta tecnica abbinata ad una notevole forza e resistenza. De Laurentiis è rimasto affascinato e subito gli ha offerto un’estensione di contratto fino al 2026 per blindarlo a Napoli, sa perfettamente che ad oggi è l’unica certezza di questo progetto -che non ha ambizioni e non è a lungo termine- e del Napoli che verrà.

Dalla Lucchese a Wembley, la magica storia del treno azzurro

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Un difensore di un altro stile, un terzino non da calcio moderno, un calciatore all’avanguardia che divora i ritmi di gioco italiani e dominerebbe perfettamente altre ‘’macchine da guerra’’ in Inghilterra, un prototipo a Napoli.

Abile nel gioco aereo, si fa valere sui calci piazzati, sia in fase offensiva che in quella difensiva. Un treno freccia rossa nella sua fascia di competenza, macina chilometri. Cresce nella Lucchese, ma nel 2009 si trasferisce alla Reggina. Qui gioca il campionato allievi, vince il torneo internazionale di Sanremo e due campionati primavera, diventa il capitano della squadra. In Serie B esordisce a 17 anni, il 29 maggio 2011, nella partita Sassuolo-Reggina, Reggina di cui allora indossava la maglia. A 19 anni nel 2012/2013 va in prestito al Cuneo in lega Pro prima divisione. Nel 2013, finito il prestito, torna alla Reggina e disputa il campionato di B. Gioca con i compagni 20 partite ma non eviteranno la retrocessione. Ritornerà quindi a disputare il campionato lega pro. Dal 2015 al 2017 nel Matera con 58 presenze e tre reti al suo attivo. Il 30 agosto 2017 si trasferisce all’Empoli in serie B, firmando con il club un contratto di tre anni.

Il salto di qualità, da ragazzini a uomini

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Vince il campionato, ottiene 36 presenze e comincia a bucare la rete, la prima sul campo del Frosinone. Quell’ Empoli che stupì tutta l’italia e regalò alla seria A oltre a lui, talenti come Ciccio Caputo e Bennacer. Promosso nella massima serie finalmente, il sogno per lui che prende vita. Esordisce qui il 19 agosto 2018 a 25 anni contro il Cagliari. Altra storia la terza rete, siglata in casa contro il Napoli, vinceranno 2-1 ahimè.  Nel campionato con l’Empoli totalizzerà 5 reti in 37 partite. l’Empoli però retrocederà, ma lui a fine stagione viene acquistato dal Napoli a titolo definitivo per 8 milioni di euro e un contratto quinquennale. 8 milioni diremo ottimamente spesi perché il valore del suo cartellino attualmente si è triplicato. Gioca subito la prima partita di campionato il 21 agosto in Fiorentina- Napoli, finita 3-4 per il Napoli. La partita successiva all’Allianz Stadium contro la Juventus.

 Qui realizza il suo primo goal che regala un momentaneo pareggio 3 a 3. La partita si conclude però con la vittoria dei bianconeri 4-3 per uno “spiacevole” autogol di Koulibaly. Da questo momento oltre ad essere titolare nelle partite di campionato gioca anche le coppe europee, schierato titolare infatti da Ancelotti e da Gattuso. Esordisce in Napoli-Liverpool vinta 2  a 0.  Al San Paolo di allora un’atmosfera magica aleggiava nell’area, il morale dei calciatori e dei tifosi alle stelle. La sua una prestazione da vero professionista mettendo al servizio della squadra tutte le sue capacità, tanto da ricevere i complimenti da Jurgen Klopp.

Attimi d’elite

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Nell’anno anche la sua prima Coppa Italia vinta ai rigori contro la Juventus. Le varie nazionali Under 20 poi Under 21 non faranno a meno di lui. Il 26 Aprile 2019 anche il Ct Mancini lo chiamerà in squadra, prima per qualche amichevole, poi il debutto contro il Liechtenstein a Vaduz.

Nel 2021 nella lista dei convocati per il campionato europeo. Subentra a Florenzi nella partita inaugurale e da quel momento fisso nella sua fascia di competenza.

Si laurea campione d’Europa a Wembley contro l’Inghilterra l’11 luglio 2021. Gioca anche le partite di qualificazione al Mondiale 2022 e convocato tra i 23 per le fasi finali della Uefa Nations League dove l’Italia ottiene il bronzo. Un’esperienza la sua di crescita sia umana che professionale che gli ha permesso di essere annoverato nella categoria d’élite dei terzini. 

Alfonso Oliva

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