Gevi Napoli Basket, Llompart: “Vorrei che i tifosi del calcio seguissero anche noi”

Il responsabile dell’area tecnica della Gevi Napoli Basket, Pedro Llompart, ha rilasciato un’intervista alla Repubblica. Ecco cos’ha detto:
A lei, Llompart, la società ha dato carta bianca. In questi casi da dove si comincia?
“È stato un lavoro fatto in sintonia con tutto il club, a iniziare dal team manager Giuseppe Liguori. Siamo stati entrambi giocatori, sappiamo come vanno le cose sotto canestro. Siamo partiti dall’allenatore. Lo conoscevo e di lui mi hanno colpito le sue idee e soprattutto il suo modo di guidare la squadra dalla panchina. I giocatori sono venuti da una ricerca dei nostri scout e dai suggerimenti di Milicic”
Il leader è il polacco Sokolowski?
“Un leader silenzioso, ma di assoluta fiducia del coach, che l’ha allenato nella nazionale polacca e al Besiktas e ce l’ha chiesto subito: è l’architrave su cui abbiamo costruito il resto. Sapevamo di non poter ambire ovviamente ad avere un roster estremamente lungo, quello possono permetterselo solo Milano e Bologna. Abbiamo fatto alcune scommesse”
Una è la guardia americana Justin Jaworski?
“Giocava a San Sebastian, nella seconda serie spagnola. È arrivato in punta di piedi. E un grande tiratore, molto adatto al campionato italiano. Poi abbiamo aggiunto gli italiani: Lever, De Nicolao, Ebeling. E piazzato altri 3 o 4 colpi. Stranieri polivalenti come Zubcic, Owens. Bamba è un 2005. È arrivato anche Mabor, un lungo sud-sudanese di formazione italiana, ne sentiremo parlare. A inizio settembre ci mancanvano ancora due uomini. Siamo andati su Pullen e Ennis”
C’è spazio a Napoli per un altro sport che non sia il calcio?
“Non vogliamo porci come un’alternativa al calcio. Anzi: vista la vicinanza del PalaBarbuto e dello stadio Maradona, sarebbe bello vedere tifosi che vanno prima a vedere il calcio e poi vengono da noi o viceversa”.
Foto: Twitter Napoli Basket
Mario De Lucia