García: “Contro la Lazio Lindstrøm partirà dalla panchina, sul mercato…”

Fonte foto: Twitter Napoli

Alla vigilia della partita contro la Lazio valevole per la 3ª giornata di campionato, Rudi García ha presentato il match in conferenza stampa dal SSCN Konami Training Center di Castel Volturno. Ecco le parole del mister: 

Sul girone di UCL?

“Il sorteggio poteva andare meglio e poteva andare peggio. Sono doppiamente contento di giocare con il Real Madrid. Primo perché è una grandissima squadra e poi perché è un giusto ritorno per me perché con la Roma mi qualificai agli ottavi nel 2016 dove avrei incontrato il Real Madrid ma non mi fu permesso.”

Sul mercato? 

“In entrata non ci saranno grossi movimenti, in uscita si tratta per Lozano e Demme. Per adesso sono nostri calciatori.”

Ha battuto spesso Sarri

“E’ una sfida tra squadre, non tra allenatori. E’ una gara da vincere, 6 su 6 sono buoni, ma 9 su 9 sono meglio ed il nostro obiettivo è fare tre vittorie di fila e nel calcio con i tre punti fare tre vittorie ti mette bene in classifica e ti fa prendere punti agli avversari diretti e la Lazio è una di quelle”.

Su Lindstrøm? Dove può giocare?

“Sono contento che sia arrivato, è un talento in più. Arriva in una squadra che ha già vinto due partite ed è arrivato per sostituire Lozano che se va non per motivi sportivi. A me piaceva ma non era possibile. Quindi abbiamo cercato un giocatore giovane, di qualità e di prospettiva. Con i nuovi giocatori non dimentico quelli già in rosa, mostro fiducia a chi è qua e quindi Jesper partirà dalla panchina. Dopo la sosta delle nazionali, ci saranno diverse partite di fila e Jesper potrà mettersi in mostra. Jesper può giocare non solo sulle fasce d’attacco ma anche come trequartista.”

Kvaratskhelia come sta? 

“Sta bene, era importante fare una settimana piena e vedremo se partirà dall’inizio. Non diamo vantaggi all’avversario.”

Cosa conservare delle prime due gare e cosa evitare?

“Il Frosinone ha vinto la seconda e non con una piccola, valorizza la nostra vittoria. Sassuolo gioca sempre bene, l’ha dimostrato a fine primo tempo, ma mi è piaciuto il gioco offensivo, anche se potevamo fare più gol, ma soprattutto che abbiamo concesso poco, anche in parità numerica e questo è buono, significa che i miei giocatori aiutano tutti”.

Qualcuno ha detto che Lobotka è meno coinvolto nel gioco. E’ una scelta?

“Io il passato non lo conosco, non so se è diverso, io faccio il mio calcio. Una squadra che dipende da un solo giocatore, che sia attaccante o play, è una squadra in pericolo perché basta chiudere il tuo punto forte e sei in difficoltà. Nella mia squadra voglio che tutti, Anguissa, Zielinski, Elmas, Cajuste, tutti possano dare una mano nella costruzione, non solo Lobotka che è esperto in questo. Mi va bene se tocca qualche pallone in meno”.

Quanto teme la Lazio di Sarri?

“E’ una squadra di qualità, poi non so, hanno zero punti e urgenza di punti, non so cosa aspettarci, ma una squadra più chiusa e dobbiamo gestire anche questa situazione e creare spazi. Non importa chi abbiamo di fronte, ma noi in primis, gestire la gara ed in questo non siamo ancora al 100% ma si migliora perché alcuni tornano con una preparazione più completo grazie alle prime due gare. Qualcuno ha finito la preparazione durante le gare, normale non essere al 100%, ma soprattutto perché dobbiamo durare, non è che a novembre ci fermiamo e si riprende fiato. Si gioca pure a Natale e bisogna durare e perciò conta la rosa e non solo un 11”.

Cosa ha cambiato il mercato nell’economia del campionato? Lukaku ha accorciato le distanze?

“Io mi concentro sul Napoli, basta che giochiamo bene, altre squadre forti ci sono e non le nomino tutte ma le conoscete. Noi lotteremo al massimo, per ora 6 su 6, la classifica non conta, ma i punti sì. Facciamo 9 su 9 e poi vedremo. C’è sempre l’espressione della squadra sul campo, conta questo per vincere”.

Perché non ha gradito il finale di primo tempo contro il Sassuolo?

“Non giochiamo noi da soli, c’è l’avversario che può essere anche bravo. Il Sassuolo palleggia anche bene, poi sparirà la situazione anche per la temperatura perchè è difficile tenere un ritmo alto sempre. Non sono inquieto, a me piace anche che se la gara ha un momento in cui siamo bassi e lasciamo la palla basta non concedere occasioni e così è stato, concesso niente. Nessuna squadra, neanche il City, domina 38 su 38, 90 su 90, anzi ora 100 minuti su 100”.

Su Osimhen e Natan

“Natan lasciatelo stare, si sta sviluppando e avrà il suo momento. Su Victor non possiamo fare un paragone con la storia perché ha ancora 24 anni. In questo momento, nel calcio mondiale attuale è uno dei più forti.”

Sulle ambizioni e ambientamento

“Io sono felice di lavorare qua con il mio staff. Sto imparando la città e il contesto. Concentrazione massima per domani e così via. Non siamo ancora pronti ma la crescita è giusta.”

Giovanni Sica

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