Ibrahim Haciosmanoglu, presidente del club turco, non era nemmeno allo stadio per assistere alla partita, ma avrebbe dato l’ordine via telefono. I cancelli dello stadio sono stati così chiusi, impedendo alle auto del direttore di gara e dei suoi assistenti di lasciare l’impianto, mentre Haciosmanoglu si lamentava dell’arbitraggio in diretta tv: “Se dobbiamo morire, moriremo da uomini ma non vivremo mai da donne”.
Quattro ore dopo, Erdogan ha chiamato il numero 1 del Trabzonspor, riuscendo a calmarlo e a convincerlo a liberare direttori di gara e alcuni delegati della Federcalcio turca, che ha immediatamente aperto un fascicolo per fare chiarezza sull’incredibile vicenda.