Fabian Ruiz: il giocatore essenziale non valorizzato dalle testate
Fabian Ruiz: il giocatore essenziale non valorizzato dalle testate
Quante volte abbiamo sentito parlare del classico “lavoro sporco”?
Da sempre esso è fondamentale per l’economia di un’azienda, una cooperativa o, come in questo caso, di una squadra ma, al contempo, risulta essere poco valorizzato poiché svolto in penombra.
Ci sono tipi di giocatori il cui compito in campo risulta essere più esplicito e, magari, anche spettacolare rispetto a quello altrui; d’altro canto, però, esistono calciatori chiave per le dinamiche della propria squadra i cui meriti, purtroppo, non vengono riconosciuti in pieno a causa delle caratteristiche citate precedentemente relative al loro tipo di gioco.
In riferimento al Napoli vi è un caso emblematico: quello di Fabian Ruiz. Lo spagnolo arrivò sotto l’ombra del Vesuvio su richiesta di Carlo Ancelotti, disposto a pagare una clausola abbastanza rilevante nonostante il contratto in scadenza l’anno successivo. Il centrocampista azzurro ha alternato stagioni ad altissimo livello con altre meno soddisfacenti, ma è pur sempre stato al centro degli schemi partenopei.
Egli ha visto susseguirsi ben tre allenatori diversi, tutti intenzionati a cambiargli ruolo ed autonomia nella costruzione del gioco. In merito all’ultimo parametro si può dire che, mai come quest’anno, Fabian risulta essenziale. La complementarietà con Anguissa ha fatto si che le sue qualità potessero emergere al massimo.
Nonostante non sia un giocatore dotato di una gran rapidità, Ruiz può contare su una visione ed una tecnica fuori dal comune, oltre alla fase di concretizzazione, ambito in cui si sta specializzando man mano. Una personalità in grado di fare tutto, anche difendere; malgrado ciò, ad ogni minimo errore, il che, proporzionalmente all’infinità di palloni toccati in una partita risulta essere più che lecito, si è pronti a far terra bruciata attorno a lui.
Nella corrente stagione sono già 5 i goal, contornati da ben 8 assist ed il 92% dei passaggi completati. Un vero e proprio protagonista, la cui assenza determina senza dubbio l’implementazione dei cosiddetti “piani B”, poiché è lui il professore del centrocampo azzurro.
Analizzare gradualmente. Ecco cosa andrebbe fatto. Calcolare attentamente ogni minimo tocco, movimento, gesto. Questa è la prassi prima di sparare a zero su Fabian: tanto amato quando segna e fa assist, poco quando non lo fa. A tirarlo fuori dal listino delle vittime della testate ci abbiamo pensato noi ma, adesso, tocca a voi cambiare punto di vista.
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