Fabiàn e Baka insieme (non) possono giocare

Fabiàn e Baka insieme (non) possono giocare
“La struttura alare del calabrone in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”. Questa celebre affermazione di Einstein ci permette, rivisitandola, di pensare alla coppia impossibile. Fabiàn e Baka (non) possono giocare insieme.
È stata una delle convinzioni più forti di inizio e metà campionato azzurro, le loro caratteristiche apparivano per molti inconciliabili. Entrambi lenti, avrebbero fatto naufragare il centrocampo del Napoli. I 5 gol all’Udinese ci restituiscono invece una smentita bellissima per chi poca fiducia aveva (e poca ne ha anche oggi) nelle abilità di questi ragazzi. La qualità tecnica è fuori discussione, chiaro. Ma ieri Fabián è stato dominatore assoluto della zona nevralgica del campo, imperioso e angosciante. Costante nel far crollare ogni velleità di conquista palla per gli undici di Gotti, peraltro ben messi in campo con un massiccio 3-5-2.

La prestazione sontuosa dello spagnolo nasconde anche una verità malcelata: Ruiz sopporta ben volentieri la presenza di Bakayoko al suo fianco. I due a tratti sembrano addirittura complementari. Il ragazzo di Los Palacios y Villafranca si muove, elegante e spensierato sapendo che dietro di lui c’è un mastino alto ed elegante, pulito e maestoso, quando in forma. E allora gli avversari si trovano a far i conti con la fantasia di Fabián, che non sbaglia più una partita e pensa cose che alcuni fanno fatica anche a raccontare. Vedasi il gol a togliere le ragnatele, da fermo.

Si parla di futuro, si parla dell’8 come pedina necessaria, la cui cessione indispensabile per arrivare a De Paul. Ma il calcio è meraviglioso, e Fabián un’esteta della professione. E allora il consiglio è: prima di pensare a chi comprare, culliamoci chi già c’è. Che forse scarso non è.
Si chiude un cerchio, quindi. Fabián e Baka si riscoprono efficaci e complementari, tecnici e rognosi, i migliori in campo in una partita in cui si fa fatica a trovare dei peggiori. E la prossima di campionato sarà probabilmente la decisiva, con la possibilità di chiudere un altro cerchio, questa volta col passato più lontano, il 2018. Ancora Juve-Inter di sabato, e Fiorentina-Napoli il giorno dopo. Per quest’anno niente alberghi.