Editoriale “L’oro di Napoli” da il caffè del Professore
Editoriale “L’oro di Napoli” da il caffè del Professore
EDITORIALE NAPOLI- Si continua nella giostra delle emozioni che si contrastano in una girandola impazzita spinta da un vento che ieri è soffiato forte, fortissimo sulle ali di un ritrovato entusiasmo che ha spazzato via la povera viola.
Pronti via e siamo passati in vantaggio con un blocco in area di rigore di stampo cestistico del brutto ma utilissimo Petagna per il piazzato vincente di un illuminato Insigne che finalmente ha preferito il fioretto alla clava.
Eravamo corti e in palla ma dopo il vantaggio è venuta fuori la Fiorentina che si è resa molto pericolosa anche a causa delle solite amnesie difensive in uscita dalla ns area. Ci ha messo una pezza l’ ottimo Ospina, meno tecnico di Meret ma di maggiore reattività. Al cospetto dei tanti santi, il colombiano merita la titolarità dei pali . Più di aiuto e di presenza per i compagni e questo Gattuso lo vede.
La partita è terminata sul secondo e poi immediato terzo gol , entrambi frutto della immensa qualità offensiva dei nostri che in Italia nessuno può vantare.
Lozano , Zielinski e il piccolo grande frattese hanno fatto a pezzi gli avversari e, da padroni del campo , sulle ceneri dei gigliati ormai già sul treno di casa, hanno giustamente infierito ancora, ancora e ancora.
Ma è tutto oro quello che luccica di luce propria? Cosa è cambiato?
Che nessuno si azzardi a benedire la defezione di Fabian a causa del covid, all’ uomo vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione, che torni presto e più forte, piuttosto rimaniamo nei confini esclusivi del gioco dove la palla ci ha detto che ha girato in maniera diversa perché chi l’ha caricata, il suo mentore e la sua guida tecnica , ha reimpostato, non sappiamo se per scelta o per obbligo, i semplici principi di gioco ma non il sistema che è rimasto l’ ormai noto 4 2 3 1 che a fisarmonica si trasformava in un 4 1 4 1 grazie al lavoro di cucitura del gioco del sempre reattivo Demme e del gigante buono Petagna.
Non sappiamo se il cerchio si sia quadrato, lo vedremo presto , mercoledì ci aspetta un altra sfida con chi ha più titoli, ha più di tutto, ma che in campo potrà fare scendere solo 11 uomini come i nostri. Rispetto tanto, timore reverenziale nessuno , ieri sono stati asfaltati dall ‘ Inter, il maestro Sacchi ha detto ” i nerazzurri hanno giocato contro il nulla”, dobbiamo giocare per vincere e aggiungere , speriamo, un altro mattoncino per una scala che ci deve portare in alto , il più in alto possibile e potremo farlo solo se scenderemo dalle montagne russe sulle quali continuiamo a salire e scendere alla ricerca di quell’ equilibrio e di quella continuità che finora non c’è stata anche per scelte tecniche spesso non azzeccate.
Siamo ormai al giro di boa del campionato che non ha padroni assoluti, sarà una lunga volata che non sappiamo se vincerà la squadra più forte ma sicuramente la più regolare e continua nei risultati, proprio quello che finora ci è mancato ma il tempo , che è galantuomo, ci dirà. Lo scopriremo presto.
Salvatore Sabella
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