Ecco il Museo di Maradona al San Paolo…

image image imageArriva finalmente l’annuncio da parte del sindaco Luigi De Magistris e dell’assessore allo sport, Ciro Borriello, che intervengono dalla sala conferenze di Palazzo San Giacomo circa la ristrutturazione dello stadio San Paolo grazie al finanziamento del Credito Sportivo di 25 milioni di euro.

Interviene l’assessore allo Sport Ciro Borriello: “Renderemo la tribuna stampa di livello europeo e interverremo mediante opere di ristrutturazione per la sicurezza. Il primo intervento sarà di 1.4 milioni di euro. Abbiamo dedicato molto spazio alla ristrutturazione del San Paolo. Ancora oggi una parte dell’opposizione della città lo ritiene un intervento inutile, ma non è così. Perché il San Paolo continua a rappresentare una risorsa per questa città. Per 25 anni non è stato fatto un intervento di manutenzione ordinaria.

Ringraziamo il Calcio Napoli, ma questa struttura è nostra ed è giusto che quest’opera di ristrutturazione venga effettuata dal Comune. Il progetto di massima è completo. I lavori riguarderanno anche un gap da colmare riguardo all’accessibilità per i disabili. I sediolini non rispettano la normativa internazionale, abbiamo l’obbligo di metterli a posto. Stessa cosa per l’impiantistica elettrica. Non è mai stata fatta una verifica della gabbia che sostiene la copertura. I primi lavori dovranno terminare entro 90 giorni, mentre in toto i lavori termineranno per la primavera 2019.

Collana? Noi vogliamo che sia inserito nel programma delle Universiadi. E’ una struttura fondamentale per la città dove si svolgono 36 discipline. Non è chiaro come vuol essere gestito questo impianto dalla società, ma continuiamo a ribadire la volontà che il popolo continui ad usufruirne.

La convenzione con la società Calcio Napoli è di 780 mila euro secondo l’ultima delibera con l’aumento degli oneri da parte della Napoli Servizi. Quella convenzione non è stata firmata, ma entro 15 giorni dovrebbe essere firmata. Canoni pubblicitari, sto approfondendo questo tema. Il presidente De Laurentiis ha fatto diversi versamenti nelle casse comunale, è oggetto che migliorando l’impianto l’oggetto della locazione non sarà più lo stesso. Vorremmo riscattare il canone per uno stadio che sarà migliore ed un contratto che sarà adeguato”.

L’ ingegnere Davide Minieri, responsabile del progetto, ha poi dichiarato: “Lo stadio sarà oggetto di importanti opere sia infrastrutturali che impiantistici anche per rispettare normative europee dettate dalla Uefa. Cominceremo a fine anno con un’opera che avrà una durata di 90 giorni. Inizieremo da tutte le vie di esodo e gli impianti di rilevazione incendio. Alcune aree come il sottopasso che consente di accedere all’area tecnica, e soprattutto la tribuna stampa.

Cercheremo di fondere innovazione e tradizione. Il corridoio sarà ricco di storia dei 90 anni del Calcio Napoli. Da questo primo corriodio si accede all’area tecnica dove vengono effettuate delle rivisitazioni . Poi passando alla tribuna stampa sarà dotata di riparazioni dagli agenti atmosferici e saranno rimosse le barriere architettoniche. Sarà costruito anche un impianto fotovoltaico. Tipologie di trasformazioni relative a costruzione di ristoranti e cose varie non sono ancora previste.”

Infine la parola al sindaco De Magistris: “Lo sforzo è stato completamente pubblico, non è stato facile. Tutto ciò di cui stiamo parlando non è in conflitto con la società. Con il Napoli abbiamo un dialogo costante. Siamo intervenuti perché non si poteva più attendere. Non era sufficiente intervenire con piccole opere, ma c’era bisogno di una ristrutturazione profondo. Lo stadio San Paolo è del popolo, della città. Non è lo stadio di qualcuno. Ci tengo a precisare questo. E’ un cronoprogramma serio che non va in conflitto con la stagione agonistica. Mentre andranno avanti i primi lavori si continuerà con la progettazione per i prossimi interventi. Vogliamo ringraziare il CONI. In questa fase vogliamo coinvolgere questa città. Noi vogliamo costruire dei luoghi accoglienti, il degrado degli ultimi anni andrà eliminato. Le strutture dovranno essere più belle. Nella nostra città lo stadio ha davvero un valore speciale.

Se il Comune non fosse intervenuto con forza c’era il rischio concreto che la squadra non avesse più una struttura. I lavori avranno durata di 90 giorni per la prima tranche, successivamente, dopo l’ultima gara di campionato cominceranno i nuovi lavori. Poi potremmo anche discutere con il CONI addirittura di una rimozione dell’intelaiatura in ferro che fu voluta ai Mondiali del 90. Quindi ci tengo a ribadire che non sarà una ritinteggiatura. Vogliamo rispettare la volontà del popolo. Qualche anno fa c’era una proposta concreta di un nuovo stadio. Comune e società devono viaggiare insieme, ma la proposta era più che concreta. Noi vogliamo far diventare di nuovo funzionale e bella questa struttura. Perché non sempre è necessario costruire qualcosa di nuovo. Per ora la stiamo facendo come Comune di Napoli, speriamo che nel prosieguo potremo continuare il viaggio dal punto di vista delle risorse economiche con il Calcio Napoli.

L’impegno di questa amministrazione per lo sport, ci tengo a dire che è massimo. Nonostante sia un momento economico per il Paese molto difficile. La sfida delle sfide saranno le Universiadi che daranno nuove risorse allo stadio San Paolo. L’intervento sui sediolini comprenderà un aumento del confort totale, ci saranno interventi di manutenzione per 500 euro per ogni singolo posto. Per la partita degli ottavi di finale di Champions, qualora dovesse il Napoli andare avanti, il cronoprogramma è certo, significa che certi lavori dovrebbero essere già ultimati.

Da sindaco sono sempre stato aperto al confronto. Ho valutato la proposta del Calcio Napoli e poi abbiamo deciso insieme di andare sulla ristrutturazione dello stadio esistente. Io sono molto affezionato a quella struttura, vorremmo riqualificare tutta la zona. Ad oggi è inutile parlare di un nuovo stadio, non ce n’è motivo. Il dialogo con la società va avanti. E’ chiaro che noi abbiamo lanciato la macchina sul San Paolo, non ci fermeremo più. Se poi, come speriamo, la società ci darà una mano meglio. Altrimenti procederemo autonomamente. Sulla capienza non c’è ancora un accordo con la socetà. Perché non c’è una proposta concreta. Il dibattito è stato ampio e si sono sviscerate tutte le ipotesi. Con il Calcio Napoli comunque noi vogliamo avere un rapporto.

  1. Sul Collana non abbiamo fatto un passo indietro, ma in avanti. Perché voglio capire che cosa vogliono fare. Se riparano le prese e gli danno una tinteggiata se lo possono dimenticare che lo lasciamo in mano a loro. Fu fatto un errore clamoroso nell’affidarlo alla Regione. Il Comune non arretra, vogliamo vedere cosa intendono fare alla Regione. Non riusciamo a comprendere perché lo stadio Collana non venga inserito nelle Universiadi. Quest’Ati non ha tanti soldi da investire. Allora noi come Comune abbiamo l’obbligo di verificare che dietro non ci siano altri interessi privati. Questo è il nostro interesse. Non vogliamo che gli impianti della città vadano a chi ha soldi o potere e non guarda all’interesse del popolo.

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