Diego e Napoli, una storia d’amore oltre il tempo.
Molte volte quando mi trovo nei pressi di un bar dello sport sento anziani che si lamentano parlando di Adl e del Napoli.
Certo come dargli torto.
Però io se fossi in loro mi sentirei fortunato.
Hanno festeggiato la vittoria di una coppa Uefa, scudetti e hanno visto giocare il giocatore più forte di tutti i tempi, Diego Armando Maradona.
Per anziani parlo di quelle persone nate tra ul 1950 e il ‘60.
Come mio nonno, lui addirittura mi dice che non avevi neanche bisogno di allenarti.
Qualche anne dopo la mia nascita, papà mi comprò una cassetta in cui si vedevano le tue giocate.
Da quel giorno non ho mai smesso di vederla.
In essa c’erano molte tue azioni ma in particolare ricordo la mano de D10S e il gol su punizione alla Juve.
Eri un ribelle che gli piaceva andare controcorrente, un po’ come il nostro direttore.
Purtroppo però eri visto da tutti come l’esempio da non seguire perché se in questo mondo fai 100 cose buone e 1 sbagliata ti ricorderanno sempre per quest’ultima.
Tante forse troppe le dichiarazioni contro di te senza motivo logico.
L’ultima è del collega Lele Adani, giornalista di Sky, per lui faresti fatica nel calcio di oggi e come se non bastasse preferisce Ronaldo a te.
Ma si sbaglia di brutto.
Ronaldo ha una squadra alle sue spalle mentre nel Napoli eri tu che facevi diventare tutti una squadra.
In tv sento spesso prezzi troppo alti per giocatori che da poco hanno calpestato campi di serie A.
Io credo che se tu giocassi ora non avresti prezzo, uno come te nasce una volta ogni…. no scherzavo non ne nascono più.
10 sulla maglia Buitoni, capello riccio e e si va a vincere.
Tanti i trofei conquistati, 2 scudetti, 1 coppa Uefa, 1 supercoppa italiana e 1 coppa Italia.
Destro, sinistro non faceva differenza.
Io ai miei nipoti potrò raccontare di Messi o di Ronaldo, ma gli farò conoscere anche il giocatore più forte di tutti, Diego Armando Maradona.
Perché Diego è Napoli e Napoli è Diego.
Lo ritrovi dappertutto, tra i murales, nei vicoli, sulla pelle come tatuaggio e nei nomi dei bambini.
Infatti a Napoli, ai ragazzi nati dall’1984 in avanti gli veniva assegnato il nome o di Diego o di Armando.
Oggi è 14 Febbraio, la festa degli innamorati e io caro Diego riguardando la cassetta mi innamoro sempre di più delle tue giocate e non sai quanto avrei voluto vederti giocare.
Firmato un ragazzo nato nel 2002.
Gennaro Del Vecchio