Deportivo Palestino: Quando origini e politica superano il calcio

Per arrivare a raccontare la storia del Club Deportivo Palestino, squadra attualmente militante nella massima serie cilena, bisogna necessariamente fare un breve excursus.
Siamo nel lontano 1850, quando il continente sudamericano diventò il punto di riferimento dell’ondata migratoria proveniente dalla Palestina. Migliaia e migliaia di persone, prevalentemente contadini e agricoltori, speravano di trovare in questa terra così lontana una scappatoia dall’instabilità politica del loro paese. Il Cile fu particolarmente preso di mira soprattutto per le sue politiche di inclusione che favorivano l’integrazione e l’ambientamento dei nuovi arrivati.


Il Club Deportivo Palestino nasce nell’agosto del 1920 ad Osorno, quartiere poverissimo di Santiago del Cile da una altrettanto poverissima comunità di immigrati palestinesi. Ed è proprio in questo momento che l’amore per il calcio, per la terra lontana e per le proprie origini vedono la fusione. Grazie a tutto ciò questa comunità, dal nulla e senza alcun tipo di risorsa, diede vita a questa società che tutt’ora vede nei colori sociali un forte richiamo proprio al territorio palestinese.
Ovviamente nel corso degli anni ci sono stati non pochi problemi, anche e soprattutto perché ormai il Club era diventato una vera e propria estensione del popolo in Sud America.

Le diatribe più grosse si sono avute con la comunità ebraica cilena e con tutti i problemi di suddivisioni territoriali che entrambi i paesi hanno avuto nel corso della storia.
Attualmente il team è più “spolicizzato” e sia giocatori che dirigenti pensano solo e unicamente alla sfera calcistica, anche se, come sarà per tutta la durata della sua storia, ogni vittoria del Palestino sarà sempre la vittoria di un popolo che ci ha creduto, che ama la proprie origini e che per sempre porterà avanti il suo ideale.


Salvatore Sabella

Start typing and press Enter to search