De Laurentiis: “Combatto per l’immagine di Napoli in tutto il mondo, se il Bari dovesse arrivare in Serie A…”
De Laurentiis: “Combatto per l’immagine di Napoli in tutto il mondo, se il Bari dovesse arrivare in Serie A…”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha rilasciato delle dichiarazioni all’inaugurazione della prima cattedra universitaria italiana dedicata alla “Giuridicità delle regole del gioco del calcio”, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli a Santa Maria Capua Vetere. Ecco le sue parole:
“Mio padre Luigi mi portava alle partite del Napoli, la mia famiglia produsse “L’oro di Napoli”. Il nostro legame con Partenope viene da lontano. Mio nonno si trasferì a Torre Annunziata per amore di mia nonna e fondò un pastificio nel 1929.
Credete che se non fossi tifoso del Napoli sarei rimasto qui per 19 anni? Sono tifoso di Napoli città, non solo del Napoli. Di Napoli rivendico centralità territoriale a livello europeo. Per molti aspetti combatto ancora per privilegiare l’immagine di Napoli in tutto il mondo differenziandola dalle pur belle altre città d’Italia.
Lotto per equiparare il Sud al Nord, non a caso sono proprietario anche del Bari. Cosa succederà se sarà promosso in Serie A? Lo cederemo a qualcuno che ci dovrà dare garanzia di saper gestire una squadra di calcio come si fa con un’opera dell’ingegno. Vengo dal cinema, sono 80 anni che la mia famiglia è nel cinema, ho avuto grandi maestri, mio padre e mio zio, che mi hanno insegnato a capire questo mondo complesso del cinema. Il cinema è professionalmente parlando estremamente completo come attività, si va dalla creatività al lavoro. Se uno non ha fatto gavetta ed esperienza, cosa che io ho fatto… Ho imparato così a capire come si realizzano i contratti, a verificare la differenza tra diritti di immagine e rapporto di dipendenza, che ho applicato nel mondo del calcio. Se vede i miei contratti con allenatori e calciatori sono specchiati a quelli di attori e registi.
Quando non mi si capiva, a Napoli, nel mondo del calcio, è perché ero molto concentrato a dare un’impostazione industriale da vera società per azioni. Tutti i miei colleghi venivano da una concezione del calcio vecchia, superata, obsoleta. La legge Melandri ci ha rotto i co*****i da vent’anni, come si fa a dire che dobbiamo curare i bilanci delle società che sono in perdita? Per farlo bisogna fare tabula rasa.
Perché i contratti devono essere di cinque anni? Perchè non posso fare un contratto di otto anni? Dopo i due anni, soprattutto se il calciatore ha cambiato agente e quello ancora non ha guadagnato, quello comincia a rompere le scatole. Così spinge per farlo cedere e prendere le commissioni. C’è stato un procuratore, Mino Raiola, pace all’anima sua che prendeva 50 milioni di commissioni sulle spalle dei club, poi ci sono i fallimenti. Avete visto su Netflix quello che ha combinato la Fifa negli ultimi anni? Hanno rubato miliardi e miliardi, loro che stanno in Svizzera, fuori da ogni giurisdizione europea e nessuno li controlla. Io che sono molto rigido vengo contestato, mi si dice che non sono tifoso. Io sono per l’organizzazione.
Nell’ultima partita sono stati arrestati molti tifosi, per spaccio di droga. Avete visto i tifosi della Lazio? Io non faccio entrare i fumogeni e poi quelli della Lazio sono entrati ed hanno mandato all’ospedale un bambino. Il ko con la Lazio? Direi una sconfitta salutare, altrimenti uno rischia di sedersi. Sarri è stato un po’ parac**o, invece che giocare alto ha bloccato i due terzini…
Sulla Superlega ho già detto che deve prevalere il merito, va tolto il comando alla Uefa. Voglio un campionato in cui tutti giocano contro tutti, queste palline che aprono non hanno senso ed a volte fanno anche dei bluff. Perchè alla fine vincono sempre lo stesso? Qui ci portiamo iella da soli, a forza di dire la vinciamo?! Bisogna essere silenziosi, le onde negative si propagano. La napoletanità è temuta.
Tempo effettivo? Sono d’accordo, così come nel basket andrebbe introdotto”.
Giovanni Sica
LEGGI ANCHE
– È finita un’era, Mertens lascia il Napoli
– Crowdfunding: il finanziamento che mette al centro i tifosi
– La miniera d’oro degli americani: la Seria A
– Europei Femminili, la vittoria dell’Inghilterra e il disastro dell’Italia
– Kepa è il portiere giusto per il Napoli?
– Stadio di proprietà: è un bene per i tifosi?
– Top e Flop Napoli-Lecce: male Ndombele, solido Ostigard
– Meret sarà il portiere del futuro: siamo sicuri?
– La grande ingiustizia: il calcio femminile è ancora troppo lontano da quello maschile
– Napoli al…femminile: la salvezza non è stata raggiunta, la retrocessione è realtà
– Top e Flop Napoli-Liverpool: Anguissa sontuoso, Kvaratskhelia fenomeno
– Tanto pane per i denti delle ‘vedovelle’: Milik brilla con il Marsiglia e Osimhen non fa gol
– Mondiale 2022: parola d’ordine sfruttamento della forza lavoro
– Puma, lanciate le maglie senza logo: meglio così?
– Perché l’Olanda continua a fallire?
– Bayern Monaco-Sambenedettese: il gemellaggio che non vi sareste mai aspettati
De Laurentiis: “Combatto per l’immagine di Napoli in tutto il mondo, se il Bari dovesse arrivare in Serie A…”