Dal fallimento al ritorno in A: la rinascita del Venezia

Dal fallimento al ritorno in A: la rinascita del Venezia

Foto: profilo Facebook Venezia

Dal fallimento al ritorno in A: la rinascita del Venezia- Esistono realtà che vantano una grande tifoseria e tanti trofei in bacheca. Altre, invece, sono caratterizzate da supporters particolarmente legati ai colori ed una storia tormentata da problemi finanziari e disastri tecnico-tattici. L’emblema della categoria appena citata è sicuramente Venezia, una delle città più importanti del Paese che non è mai riuscita ad affermarsi con determinazione nelle zone nobili del calcio italiano. L’ultima apparizione del team arancioneroverde in Serie A risale addirittura alla stagione 2001/02, tuttavia, dopo un susseguirsi di amarissime annate, i tifosi sono tornati a festeggiare grazie alla vittoria dei playoff di Serie B.

Il lento declino del club

Nonostante le ambizioni di una piazza calorosa, nella bacheca dei veneti è presente soltanto un trofeo degno di nota: la Coppa Italia vinta nel 1941. Negli anni successivi alla vittoria dell’unica competizione nazionale di rilievo, infatti, il mix creato dalla somma di risultati discreti e pessime prestazioni non è stato sufficiente per permettere al pubblico del “Mestre” di ospitare le migliori compagini italiane come la Juventus ed il Milan.

Il primo netto miglioramento è avvenuto con l’acquisizione delle quote societarie da parte dell’imprenditore Maurizio Zamparini, nome molto noto al panorama calcistico per la poca pazienza con gli allenatori. Egli ha gestito il club a partire dal nel 1987, anno in cui è stato conquistato un posto nell’allora Serie C1. Nel 1991, invece, è arrivata la promozione in cadetteria grazie alla vittoria nello spareggio disputato al Manuzzi contro il Como. Una notevole continuità di risultati, accompagnata dalla crescita costante del fattore qualitativo a disposizione dei vari tecnici, ha sancito l’approdo nella massima serie nel 1997. Tanti ricordi positivi per i Leoni Alati nel corso della seconda metà degli anni novanta e l’inizio del ventunesimo secolo. Salvezze al cardiopalma, acquisti dal calibro di Recoba ed un percorso straordinario nella Coppa Italia del 2000, concluso con l’eliminazione in semifinale, hanno regalato sogni di gloria ai supporters.

Dopo la retrocessione del 2002, però, Zamparini abbandonò la nave cedendo il timone a Franco Dal Cin, l’uomo che regalò Zico al pubblico di Udine. Ogni desiderio di rivalsa venne vanificato dall’accusa di aver “aiutato” il Genoa a conquistare la promozione in Serie A. Nel 2005, dopo essersi piazzato al terzultimo posto in classifica, il Venezia fu dichiarato fallito. La società ripartì dalla C2 per poi ritrovarsi addirittura nei dilettanti per alcune irregolarità finanziarie.

Foto: profilo Facebook Venezia

La risalita dall’inferno

Non un grande approccio con la Serie D, due finali dei playoff perse nel primo biennio. Il doppio salto in Lega Pro, avvenuto tra il 2011 ed il 2013, ha parzialmente colmato l’assenza della squadra veneta dai campi prestigiosi. Tuttavia, dopo ventiquattro mesi dall’ultima volta, la realtà arancioneroverde dovette interfacciarsi nuovamente al calcio dilettantistico a causa della mancata iscrizione in terza divisione. Il nuovo presidente, ovvero lo statunitense Tacopina, ha fin da subito entusiasmato i supporters con nomi dal calibro di Perinetti e Filippo Inzaghi. Sotto la guida dell’ex tecnico del Milan, i lagunari sono stati protagonisti di una crescita costante che ha visto la conquista della Serie B come traguardo finale. La retrocessione avvenuta nel 2017 con il pessimo piazzamento nel torneo cadetto, non ha modificato le ambizioni societarie, anche grazie al ripescaggio avvenuto ai nastri di partenza della stagione successiva.

Foto: profilo Facebook Venezia FC

Niederauer-Paolo Zanetti: una coppia da Serie A

Dopo aver interrotto i rapporti con l’attuale allenatore dell’Empoli, Alessio Dionisi, Joe Tacopina ha salutato Venezia lasciando la società a Duncan Niederauer. Il vero protagonista del campionato appena concluso è stato Paolo Zanetti, primo tecnico ingaggiato dal nuovo patron americano. Un percorso strepitoso che ha prodotto un quinto posto in classifica ed una qualificazione al primo turno dei playoff. Eliminati Chievo e Lecce, il Venezia ha superato anche il Cittadella nella doppia finale che è andata in scena domenica e giovedì. Una cavalcata trionfale che ha riportato una città storica nel calcio che conta, il Leone Alato è pronto a combattere per acquisire notorietà in massima serie.

Ivan Serio

Leggi anche

1 – Il fitto calendario è un problema: le parole di Giampaolo

Start typing and press Enter to search