Dal derby della Lanterna alla coreografia della curva Sud Milano: ecco le curve più belle dell’ultimo weekend

Dal derby della Lanterna alla coreografia della curva Sud Milano: ecco le curve più belle dell’ultimo weekend

CURVE E WEEKEND-Anche questa settimana è tornato l’appuntamento dedicato ai tifosi, il quale è slittato a martedì, poiché il turno di campionato è terminato di lunedì. La settimana appena trascorsa è stata ricca di sorprese ogni stadio italiano, con alcune rappresentanze del tifo organizzato che hanno fatto la differenza in ogni parte della penisola. Cari lettori e lettrici, ecco a voi le curve più belle dell’ultimo weekend.

Il silenzio della A e la contestazione della B: un Maradona da giudice per gli azzurri

Dopo la sconfitta assurda arrivata al Castellani, gli azzurri hanno ospito il Sassuolo al Maradona, con una cornice semivuota nonostante l’orario e la giornata primaverile. Pertanto, le due curve partenopee non avevano digerito il K.O dei 7 giorni precedenti, mettendo in scena una contestazione sia verso la società e anche verso i calciatori. Nella prima frazione la curva A è rimasta in silenzio, mentre la B ha cantato cori esclusivamente per la maglia ed allo stesso tempo ha lanciato messaggi chiari ad ADL.

Nel secondo tempo è apparso uno striscione della A con su scritto: “Empoli 24-04-2022 oggi non vi onoriamo noi”. Una presa di posizione forte da parte tifo organizzato azzurro, ma come ogni anno, quest’ultimi si sono visti presi in giro da una società che ha come obiettivo primario una qualificazione in Champions. Nonostante ciò, dopo il pomeriggio di sabato, è ancora più evidente l’amore dei tifosi verso la maglia azzurra. Sulle note del coro della B si chiude la giornata a Fuorigrotta: “Sarà con noi, sarà con noi, la maglia azzurra sarà con noi. E quando gli ultras saranno in cielo, la maglia azzurra sarà con noi”.

Un derby formato salvezza ma lo spettacolo non cambia: le due coreografie maestose delle curve genoane

Mai come quest’anno il derby della Lanterna aveva un sapore diverso, con le due squadre pronte a giocarsi il tutto per tutto sia per la rivalità cittadina che per la lotta salvezza. La cornice di Marassi ha ricordato i magnifici anni 90, con due coreografie apparse prima del  match nella gradinata Sud e Nord. La prima ha mostrato lo stemma della doria ed i suoi colori con un messaggio in basso: “Passione e orgoglio di questa città”.


Mentre, la rivale ne ha mostrate una nel riscaldamento con lo stemma del grifone al centro ed un messaggio ai lati: “Un grande cuore così”. Successivamente, entrambe le curve  hanno messo in scena uno spettacolo mozzafiato, sfociato nella gioia finale dei doriani e nella delusione dei rossoblù, che sono ad un passo dalla B. “Nel derby non ci sono favoriti. Bisogna avere solo la grinta giusta e un pizzico di fortuna”. Massimo Ciocci

Genoa’s fans show their choreography prior to kick-off in the Italian Serie A soccer match Uc Sampdoria vs Genoa Cfc at Luigi Ferraris stadium in Genoa, Italy, 30 April 2022ANSA/SIMONE ARVEDA

Frase che racchiude alla perfezione il derby della Lanterna a cui tutt’Italia ha assistito.

San Siro crede allo scudetto: in 75 per spingere i rossoneri verso la vittoria

Nel match domenicale delle 15, il Milan ha ospitato la Fiorentina in un San Siro gremito, con ben 75 mila spettatori. Nella bolgia creata sin dal riscaldamento, i rossoneri hanno sentito la vicinanza ed il calore dei propri tifosi, onorandolo con una grande prestazione. La scala del calcio si è tinta di rosso e nero prima del match ed al fischio d’inizio la Sud ha cominciato il proprio spettacolo, terminato soltanto all’uscita dallo stadio. La gioia incontenibile del popolo del diavolo è arrivata al momento della rete di Leao e successivamente al triplice fischio, e con lo scudetto sempre più vicino. Il Milan quest’anno è diventato un tutt’uno con la sua gente, dimostrando che il dodicesimo uomo fa la differenza per raggiungere le vittorie.

Dopo lo show  a Leicester la Sud torna a casa: un Olimpico da Champions non basta ai giallorossi

Durante questa stagione una delle costanze è stato il tifo giallorosso, onnipresente in casa e in trasferta in qualsiasi partita, dimostrando un attaccamento viscerale alla propria maglia. Pertanto, dopo la trasferta in Inghilterra, i capitolini non si sono fermati e hanno riempito ancora una volta l’Olimpico. In un match non di cartello contro il Bologna, alle 20:45 di domenica, nell’impianto è apparsa una coreografia che ha tinto tutto dei colori romani. Nonostante in campo gli uomini di Mourinho non hanno trovato i 3 punti, gli ultrà tornano a casa con il bottino pieno, sapendo di aver dato il 100% anche in questa occasione. Tra due giorni ci sarà nuovamente il pienone, con un Olimpico pronto a spingere i suoi beniamini in finale.

1700 km per amore della propria città: Salerno sogna e  merita la salvezza

Il sogno salvezza dei granata è sempre più possibile dopo il punto d’oro guadagnato a Bergamo. In Lombardia si è assistito all’ennesimo esodo dei tifosi salernitani, giunti quasi in 2000 in un lunedì lavorativo di maggio, perché in primis sono loro a credere all’impresa. Inutile, spiegare ancora ciò che rappresenta la Salernitana per i tifosi, ciò che è certo che una piazza del genere merita pienamente la permanenza in Serie A, senza dubbio. Come dicono sempre i granata: “Ricordati di me, anche quando a fine campionato sono sempre qua, a cantare oltre il risultato”.

Il viaggio di questa settimana giunge al termine. Quindi, cari lettori e lettrici, restate sintonizzati per il prossimo appuntamento con la nostra rubrica per i tifosi, con nuove tifoserie pronte a stupirci.

Pasquale Palmieri

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